La telecronaca di un triangolare speciale allo Stadio San Paolo
È una mattinata serena, la temperatura è mite, a Napoli il sole è sorto alle 5.35; la colazione è ancora sullo stomaco dei giocatori e ora una leggera brezza accarezza il prato verde dello stadio San Paolo. Buongiorno, signore e signori, ragazzi e bambini. Sugli spalti sono assiepate circa sessantamila persone, in attesa che abbia inizio il triangolare; durante il riscaldamento, Sal Da Vinci, microfono alla mano, ha scandito i ritmi del palleggio, intonando “’O surdato ‘nnammurato”. Ma un Gatto è sbucato da Vicolo Miracoli, staccando improvvisamente la spina. “Piano piano”, ha detto Franco Oppini. “Piano piano non la conosco”, ha risposto Sal Da Vinci. L’inviato dal campo ci ha spiegato che, a quel punto, Oppini si è rifiutato di giocare nella stessa squadra con Da Vinci, “Io sono il Leonardo del pallone”, avrebbe detto. L’allenatore Matteo Garrone è giunto con immediatezza sul luogo del litigio prendendo le redini della situazione, “Se tu sei Leonardo, lui è Da Vinci, unitevi e farete un capolavoro”. “Ma Leonardo giocava nel Milan, non ci penso proprio, io tifo Napoli”, ha risposto Sal. È stato in quel momento che abbiamo visto Oppini trattenuto a stento per evitare che lasciasse il campo. “E sto scherzando”, avrebbe gridato Sal, “Leonardo Di Caprio va bene?”
Intanto, sul lato opposto, Michael Bublè gigioneggiava con Andrea Carnevale. “Smettila”, gli ha detto quest’ultimo, “ti chiami Francesco Cicchella, mettitelo in testa.” Ma lui continuava imperterrito a cantare “Jingle Bells”, mimando una renna trainante una slitta. Nel mentre è sbarcato dall’isola dei famosi Giulio Base con un sacco pieno di palloni, urlando, “Sono io Babbo Natale”.
Sembra sia stato quello il momento in cui Oppini avrebbe telefonato al suo legale.
Sulla fascia sinistra Giuseppe Volpecina e Giovanni Francini hanno gareggiato a lungo sulla distanza dei 100 metri. “Io ho vinto il campionato italiano con il Napoli”, ha urlato il primo in faccia al secondo. “Sì, trent’anni fa, e non ti hanno fatto neanche entrare al San Paolo per festeggiare l’anniversario. E poi anche io l’ho vinto, ‘89/‘90, con il Napoli”, ha ribattuto Francini.
“Ah, sì?”, ha detto Volpecina, “Allora rispondi a questo, vediamo che sai fare: io ho vinto la Coppa Italia ‘86/‘87, duplete, tiè”. “Ma che stai a dire?”, ha risposto Francini, “Io ho vinto la Supercoppa Italiana e la Coppa Uefa”. Nel mentre, una Mano De Dios si è abbattuta su di loro.
Ma è tutto pronto per il calcio di inizio. Dalla Curva si alza chiaro e nitido il canto, “Lode a te, Bruno Giordano”, mentre, come previsto, Fabio Quagliarella si è schierato con la Nazionale Magistrati. “Mi sembra la cosa più giusta”, aveva dichiarato in conferenza stampa, “sono loro che mi hanno salvato dallo stalker maledetto”.
L’arbitro ha il fischietto in bocca, mentre qualcuno cerca di spiegare a Enrico Lo Verso la direzione giusta….
Tutto il resto lo potrete vedere in diretta martedì 30 maggio, ore 9.30, allo Stadio San Paolo di Napoli per la “Partita del Sole”. Il ricavato andrà in beneficenza all’Unicef. Non mancate.
Giorgio Coppola
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