Una casa editrice specializzata nella medicina e nei corretti stili di vita-
Al Vomero alto, nota come zona ospedaliera di Napoli, insiste la sede della casa editrice Cuzzolin, nata nel 1985. Amministratore è Maurizio, laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Salerno. “Come è nata?”, mi risponde, “Nella notte dei tempi. Sul finire degli anni ‘70 sono stato il più giovane agente della Piccin Editore; nella provincia di Taranto feci da solo un fatturato di 150 milioni di vecchie lire. A quel punto chiesi il trasferimento a Napoli, che mi promisero appena si sarebbe aperto un varco. Nel frattempo mi diedero Perugia e Terni con i relativi poli universitari. Poi cambiò la dirigenza, la mia città non mi venne assegnata, e diedi le dimissioni.”
Sulla scorta di questa importante esperienza, Cuzzolin decise di mettersi in proprio, fondando la omonima casa editrice, “nata con un imprinting medico scientifico, d’altronde sono anche informatore. Il primo volume che pubblicai fu un testo professionale sulla riabilitazione della colonna vertebrale. Dopo mi sono aperto a ventaglio, e ho guardato anche al mondo universitario”.
La casa editrice ha una distribuzione nazionale, e il catalogo ha tre macro aree: cultura (con 18 collane), medicina e ambito ingegneristico. “Credo che bisogna essere identificabili sul mercato. Per questo abbiamo deciso di non pubblicare romanzi né poesie; però ci siamo orientati anche verso pubblicazioni storiche sulla nostra città. In qualsiasi caso posso dire che siamo editori di riferimento nel settore scientifico”.
Sul mercato Cuzzolin si mostra pessimista: “È messo male. Il problema è che in Italia si legge poco; devo segnalare una piccola inversione di tendenza negli ultimi tempi che ha comportato un lieve incremento, ma è ancora insufficiente. Bisognerebbe lavorare di più sui ragazzi a partire dalla tenera età, invogliarli alla lettura, e in questo si devono impegnare le istituzioni e le scuole, che comunque scontano a loro volta altri problemi. I ragazzi hanno grandi capacità, si appassionano facilmente, lo vedo quando facciamo progetti negli istituti, sono duttili, pronti a recepire, soprattutto se li si dirotta fuori dai programmi prettamente scolastici”.
Resta scettico anche sul prossimo Salone del Libro 2018 che si annuncia a Napoli: “non fosse altro che per i tentativi già falliti in passato. Noi comunque paghiamo un problema atavico, l’oligopolio ha sopito ogni tipo di iniziativa, facendo in modo che realtà valide fossero tenute a bada, anche nei rapporti con le istituzioni, che oggi cercano pluralità, ma ho l’impressione che sia troppo tardi. Non tutti sono riusciti in questi anni a crescere, non avendo trovato le migliori condizioni. Se non hai capitale da investire, devi far crescere il vivaio, come nello sport, ma molti sono rimasti impantanati, e così l’editoria ha subito delle storpiature immani.”
Maurizio Cuzzolin è anche presidente degli Editori Campani Associati, dunque conosce bene le dinamiche del mondo editoriale: “Noi per fortuna siamo riusciti ad andare oltre, anche con scelte coraggiose, seppur onerose. Abbiamo preferito viaggiare su progetti nazionali”. Si riferisce soprattutto alla nuova collana “Protagonisti”, e alla biografia su Helena Rubinstein, “la donna che inventò la bellezza” (di Michèle Fitoussi). “Non ha senso rimanere legati alla territorialità, a che ti porta?”
Ma il campo scientifico resta il marchio di fabbrica, e Cuzzolin si dimostra esperto nel campo della sana e corretta alimentazione, “che è a metà tra comunicazione e scienza. Siamo stati presenti anche all’Expo. Ritengo che gli stili di vita siano fondamentali, pensi allo stress, bisogna imparare a tollerarlo e marginalizzarlo. Noi siamo il paese con il più alto tasso di obesità, e la Campania è la regione con il più alto tasso in Italia”.
In quest’ambito rientrano pubblicazioni come “…e ora Pasta!” di Michele Scognamiglio. “È il prodotto più consumato, con una media annua di 28 kg pro-capite. In Campania deteniamo il primato di concentrazione di pastifici con trafilatura in bronzo, siamo primi in classifica per qualità. Ma la pasta è anche un bene sociale, mezzo chilo ha lo stesso valore nutrizionale di altri alimenti di costo notevolmente superiore”.
In questo Cuzzolin è molto attento, “siamo in linea con quelle che sono le esigenze della trasparenza dell’informazione che purtroppo è poco corretta. Ci teniamo agli autori, che devono essere preparati e competenti, al fine di svolgere un’analisi dettagliata della realtà. Si fa presto a mistificare in virtù di queste nuove proposte alternative alimentari, dai vegani ai crudisti, sino ai movimenti intellettuali che predicano il digiuno. Bisogna dare dignità e importanza ad alimenti eccellenti, come i cereali, soprattutto quelli integrali, che hanno elevate qualità salutari, tali da preservare il fisico anche da eventi futuri. Uno dei cinque fattori a rischio è proprio l’obesità”. Infine Cuzzolin punta il dito sui fattori esterni, e fa previsioni catastrofiche: “Gli agenti esterni incidono sul microbiota, è provato che il nostro fisico e la nostra mappatura genetica è modificabile a causa loro. Le faccio un esempio: a Giugliano c’è il più alto tasso di patologie tumorali legate alla tiroide e al fegato, perché dal punto di vista ambientale ci sono condizioni che incidono negativamente sulla salute delle persone. Questo si rivela devastante, esiste un equilibrio tra fattori genetici e elementi esterni, come l’inquinamento, ma anche le condizioni e gli stili di vita. Tutto si riverbera sul microbiota, che è la cartina di tornasole del nostro metabolismo e del nostro equilibrio, ecco perché sono in aumento le patologie. Le future generazioni avranno un accorciamento del periodo di vita, con riduzione delle aspettative, e uno su quattro soffrirà di autismo, che è una sindrome non una patologia”.
Insomma, quando si parla bisogna essere informati scientificamente. E in questo la Cuzzolin Editore ci mette tutto il suo impegno.
Giorgio Coppola
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