lunedì 30 ottobre 2017

Sala Pasolini: 30 anni di musica e passione con "Claudio&Dianae Compagnia Bella Show"

Sala Pasolini: 30 anni di musica e passione con "Claudio&Dianae Compagnia Bella Show" http://www.salernonews24.com/cultura/sala-pasolini-30-anni-di-musica-e-passione-con-claudiodianae-compagnia-bella-show/ Storia di una coppia di musicisti salernitani e della loro passione per la "Posteggia Napoletana"-di Claudia Izzo

 

Sold Out per lo spettacolo di Diana Ronca e Claudio De Bartolomeis, ambasciatori della cultura classica napoletana che stasera, martedi 31 Ottobre, saranno protagonisti, con la loro posteggia napoletana, presso la Sala Pasolini a Salerno, di una serata che si preannuncia indimenticabile .

 

“Claudio & Diana e Compagnia Bella Show" è un modo per festeggiare, nella loro Salerno, 30 anni di musica, di crescita professionale ma, soprattutto, di passione. Si perché la musica è passione e Diana e Claudio lo sanno bene.
E’ il 1987 quando iniziano a suonare nelle tourné di Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, in giro per l’Italia, entrando a far parte del gruppo musicale supporter; Claudio è alle percussioni ed ai cori, Diana alle tastiere, oltre che corista. Formano il duo “Note mediterranee” e si esibiscono per i festeggiamenti dei 78 anni del M° Roberto Murolo. Portano poi all’estero il meglio della canzone italiana e nel 1998 affiancano al vasto repertorio il classico napoletano Sono ospiti del Maurizio Costanzo Show e di altre trasmissioni di Costanzo, presenti a “La vita in diretta”, Tg2 Costume e Società, in programmi su Rai1, Rai2, La7; tante le collaborazioni importanti con artisti del calibro di Joe Amoruso e Tony Esposito pianista e percussionista di Pino Daniele. Iniziano cd e videoclips, fino a giungere al trentennale di attività…

Stasera l'evento sarà  condotto da Marzia Roncacci, presentatrice RAI e sarà un mix di emozioni, ricordi, progetti, un modo per rendere omaggio alla tanto amata canzone napoletana, quella scritta da abili mani e dettata da cuori ricchi di poesia: Salvatore Di Giacomo, Libero Bovio, Raffaele Sacco, passando per Gabriele D’Annunzio autore dei versi di “A vucchella”, fino a Roberto Murolo e Carosone, Domenico Modugno con “Tu si ‘na cosa grande”.

A condurre per mano il pubblico nel mondo di Diana e Claudio sarà il giornalista Luigi Coppola che presenterà il suo ultimo lavoro, la biografia di Claudio e Diana dal titolo “ Ultimi Romantici”.

Sarà inoltre presentato il videoclip del loro nuovo brano riarrangiato “ 'O surdato ‘nnamurato”, girato al Castello d’Arechi di Salerno, con la ineguagliabile  regia del maestro Duccio Forzano, con vari ballerini tra cui troviamo una  bravissima Simona Atzori . Questo è un progetto che sta molto a cuore a Claudio e Diana. “Stimiamo molto il maestro Forzano,", ha commentato Claudio, " è una persona che ce l’ha fatta da solo. Ha stoffa e carattere. Nella sua grandezza è una persona che ti ascolta, crede nelle persone e concede loro possibilità.”

 

“Il videoclip ha visto un team ben coeso che ha lavorato assiduamente al progetto”, aggiunge Diana: “le riprese video sono a cura di Valentino Sorrentino, quelle con il drone a cura di Giancarlo De Vita, regia e montaggio a cura di Duccio Forzano, sceneggiatura di Ludovica La Rocca . Gli attori sono Letizia D’Angelo e Antonino Masilotti. Hanno ballato Simona Atzori, Beatrice Mazzola e Mariacristina Paolini. I musicisti coinvolti, oltre A Claudio e Diana sono, al mandolino ed alla mandola Massimiliano Essolito ed alla fisarmonica Pasquale Faggiano. Il Trucco è di Gina Rona, Hair stylest Salvatore Coppola. Foto a cura di Gerry Gisolfi e Francesco Marco Da Silva. Non Voglio dimenticare nessuno di coloro che ha reso possibile tutto ciò”.

 

Saranno presenti il regista Duccio Forzano , il contrabbassista Aldo Vigorito, Danilo Gloriante al violino, Massimiliano Essolito alla mandola e al mandolino, Pasquale Faggiano al pianoforte; gli attori Letizia D’Angelo e Antonino Masilotti.

Ma facciamo un passo indietro.

Decido di incontrare Diana e Claudio ad un caffè. Sono entrambi di Salerno si sono conosciuti da ragazzi e, come nelle più belle favole, insieme hanno iniziato un percorso professionale, tenendosi per mano, senza creare mai ombra all’altro. Ad accogliermi è prima di tutto il grande sorriso di Diana ed il suo sguardo molto espressivo. Diana è cresciuta in via Pinto, suona da quando aveva sei anni e canta praticamente da sempre, dedicandosi anche al canto lirico. “La musica ed io siamo un tutt’uno, qualcosa di imprescindibile”, sussurra sorridendo. Claudio, che ha vissuto nel centro storico, suonava all’oratorio della Chiesa del Crocifisso, appassionato di percussioni. “Ricordo ancora la sua prima batteria acquistata a Napoli con le cambiali”, racconta Diana. “Sono iniziate così le serate nei locali salernitani dell’epoca.” Diana ricorda con commozione quei periodi intessuti di speranze.

 

Claudio sembra cercare con lo sguardo nomi di locali che non ci sono più ma che hanno segnato il loro esordio professionale. Inizialmente Claudio era da solo ad esibirsi, poi “la voce è diventata quella di Diana” afferma Claudio, “ha un timbro, un suono molto particolare, insolito, rapisce. Lei ha fatto un passo avanti, io indietro, ha così espresso le sue potenzialità, Diana è davvero un vulcano!” Tra i due traspare intesa e complicità, emozione e tanto entusiasmo nel narrare aneddoti lontani e progetti futuri. “Della posteggia”, commenta Claudio, amo il contatto con la gente, la sua semplicità, la passione ti restituisce le sensazioni che noi trasmettiamo con la canzone”

Chiedo loro quale sia i segreto del loro successo dopo 34 anni di vita insieme. “Come nella musica”, afferma Claudio “è necessaria l’armonia, è la chiave di tutto".

Il loro prossimo progetto? “Continuare a fare ciò che stiamo facendo” risponde Diana, “e che amiamo fare, cantare”.

Parlare con Diana e Claudio significa intessere discorsi ricchi di valori, dove le parole rispetto e determinazione sono di casa. Se la passione muove il mondo, il loro è un messaggio alle nuove leve che sa di incoraggiamento, a non mollare, nonostante le inevitabili difficoltà, ed in un mondo di piazze virtuali e conoscenze in chat, la posteggia napoletana diviene un mezzo per cantare l’amore, le tradizioni, i sogni. Ancora.

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