di Antonietta Doria
Dopo trent'anni ecco l'ascensore ad Amalfi, dopo anni di interventi caratterizzati da difficoltà di realizzazione e travagliati adeguamenti imposti dalle normative. Giunge così a completamento il sistema di mobilità pedonale dal cimitero monumentale e dai rioni alti al garage pubblico e quindi al centro cittadino. E così, dov'è ubicato il cimitero della città realizzato dove sorgeva l'ex monastero benedettino femminile fondato verso il 980 dal Duca Mansone I e dedicato a S.Lorenzo del Piano, da oggi si arriva in ascensore grazie all'importante intervento che ha vissuto in queste anni diverse fasi di realizzazione.
Il sindaco, prima di procedere all'inaugurazione, ha accennato ad alcune delle tappe che hanno portato alla realizzazione dell'impianto e ricordando imprese, tecnici e soprattutto i vari amministratori della Città che, durante il loro mandato, hanno sperimentato le difficoltà strutturali del progetto. Di questi, ai piedi del mausoleo ai caduti, era presente l'ex sindaco Vincenzo Naddeo, la cui giunta comunale nel 1995 procedette alla consegna dei lavori di scavo in roccia poi ultimati nel 2000.
Un'opera colossale per il cui completamento il sindaco Daniele Milano, l’assessore ai Lavori Pubblici Matteo Bottone e l'intera Amministrazione Comunale di Amalfi hanno dato in questi due anni e mezzo un input decisivo, capace di mettere la parola fine ad un lungo iter burocratico che ha visto impegnati dal 1981 - data in cui venne ratificata l'approvazione in consiglio comunale del progetto redatto dall’ingegnere Giuseppe Cinque - decine di amministratori, imprese e tecnici che a vario titolo si sono impegnati per la realizzazione dell'opera.
Gli ascensori, che corrono in roccia per circa ottanta metri e il cui costo complessivo ha superato i due milioni di euro, saranno gestiti dalla società in house Amalfi Mobilità diretta da Antonio Vuolo.
«Nell’impianto ascensore si arriva attraverso una galleria di circa 95 metri scavata nella roccia viva – spiega l'ingegnere Pietro Fico, responsabile del procedimento che ha portato alla realizzazione definitiva dell'opera - che fa accedere ad uno spazio cavernoso da cui si staccano due trafori verticali ciascuno di circa 78 metri di altezza. Il percorso realizzato con un foro del diametro di 4,2 metri lineari ospita due ascensori, uno adibito al trasporto pubblico, destinato alle persone, e uno per quello privato, dedicato al trasporto di feretri e altri carichi. E’ tra gli ascensori più alti d’Italia gestiti da un ente pubblico: salgono in soli 40 secondi il dislivello di 78 metri con una velocità di 2 metri al secondo».
L’Amministrazione Comunale ha disposto la fruizione gratuita dell’impianto destinato al trasporto pubblico sino a tutto il mese di novembre, dopodiché sono previste tariffe distinte per i residenti e per i turisti che potranno godere della vista spettacolare di uno dei punti più panoramici della Città, svettante sulla baia di Amalfi.
«La Regione Campania sta investendo tanto ed ha intenzione di continuare a farlo anche in Costiera - ha detto Cascone, che per il completamento dell'ascensore è stato coinvolto relativamente alla fase autorizzativa, uno degli gli step più complessi – Ci stiamo dedicando ai collegamenti e alla mobilità con iniziative ad ampio raggio. E proprio con Amalfi abbiamo continuato a discutere della progettazione della bretella ma la nostra attenzione è anche concentrata sul porto e sulle vie del mare. Stiamo portando avanti progetto di mobilità complesso, articolato e diversificato perché puntiamo alla valorizzazione di questo territorio che ha un unico elemento negativo proprio nella mobilità. Il presidente De Luca tiene molto a proseguire in questa direzione. Oggi è un giorno importante perché con quest'inaugurazione si consentirà di migliorare la qualità della vita ai cittadini amalfitani ma anche di ragionare in prospettive turistiche perché arrivare ad ammirare il panorama da un punto così alto rappresenta certamente un’attrattiva diversificata. Il prossimo progetto di cui parleremo, di qui a qualche giorno, è il porto di Amalfi. Così come negli altri comuni della Costiera dobbiamo fare interventi importanti, sia di tipo manutentivo che di riqualificazione per rendere ancora più vivibile e accogliente le strutture esistenti».
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