Non ci sono appellativi migliori per definire in tre parole la città di Bologna : la Dotta, la Grassa e la Turrita.
Fondata dagli etruschi e primo centro dell’antica Università dell’Alma Mater Studiorum fin dal 1088, rinomata inoltre per le sue eccellenze enogastronomiche, accoglie nel suo nucleo più antico, numerose testimonianze del suo passato come le mura, i caratteristici portici, le torri e ancora tanti edifici di pregio architettonico.
Ma, accanto alle sue due famose torri e nei pressi di Piazza Maggiore ( familiarmente chiamata Piazza Grande ) e della maestosa chiesa di San Petronio (tra le 5 più grandi d’Italia) costruita alla fine del Medioevo, quasi si nasconde un luogo anch’esso pieno di storia, un percorso davvero affascinante e caratterizzato da interessanti elementi architettonici d’alto pregio : Corte isolani! Posizionata tra Strada Maggiore, che coincide con la Via Emilia ( così denominata perchè collega il centro della città con Porta Maggiore unita all’ultima cerchia di mura più esterna quella trecentesca ) e la storica e accogliente Piazza Santo Stefano, Corte Isolani sorge in prossimità del sacro Complesso Stefaniano detto anche delle Sette Chiese voluto dall’allora Vescovo Petronio ( V secolo d.c. ).
Sul lato della piazza Palazzo Isolani ( antico Palazzo Bolognini della metà del XIII secolo, rinnovato tra il 1451 e il 1455 su disegno dell’Architetto toscano Pagno di Lapo Portigiani ) riflette lo stile e la tradizione a metà strada tra gotico e rinascimentale di stampo toscano. Il portico è un susseguirsi di archi a tutto sesto sostenuti da capitelli corinzi, al di sopra dei quali sono presenti una serie di monofore con busti scultorei inseriti in medaglioni circolari.
Casa Isolani è un importante esempio di recupero del patrimonio architettonico e culturale della città. Ottima riqualificazione di un percorso, con i suoi saliscendi, che collega due aree della città nel rispetto della storia con i suoi passaggi coperti e le sue corti dove attualmente si affacciano ristoranti, bistrot, negozi, bar, gallerie d’arte, ricreando un luogo d’incontro o anche semplicemente di passaggio davvero molto suggestivo e piacevole. Un esempio, a mio modesto parere, valido e applicabile per il recupero di tutti i centri storici della Penisola, in particolar modo dei primordiali nuclei abitativi medievali del nostro meridione.
Fotografie a cura dell'Architetto Daniele Magliano-
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