Nel nostro piccolo proviamo a colmare la lacuna e oggi vi propongo l’ultimo disco, in ordine di tempo, di Marco Di Maggio e del suo gruppo, The Di Maggio Connection, intitolato Rowdy.
Rowdy è un album costituito da 12 brani, dei quali, 9 sono originali scritti dallo stesso Marco Di Maggio e da Francesco Chisci, e 3 sono remake di brani classici del Rock e del Rock’n’Roll, rivisitati e perché no, stravolti in chiave personale, compresa la radio version del singolo “Nowhere Latitude”.
Il bagaglio tecnico e l’esperienza maturata, anche nell’ambito della Roots Music americana, hanno indotto Marco di Maggio e il suo gruppo a non chiudersi in cliché limitativi, anzi hanno fatto un importante lavoro di esplorazione ed unque in questo ottimo disco si ritrovano il rock e il rock’n’roll, il country e il blues, ma anche il Surf, lo Swing, e il Rockabilly, riuscendo a fondere il tutto con un tocco originale, personale e mai banale.
In “Rowdy” dunque abbiamo l’occasione di incontrare un grande mix di generi ruotanti intorno al Rock’n’Roll, un viaggio virtuale tra le Highway americane, col pensiero rivolto ad atmosfere sognanti ma con la suspense di una spy story, dove il suono twang della sua chitarra taglia a fette l’incessante base ritmica del contrabbassista Matteo Giannetti e del batterista Marco Barsanti, fonde ritmi tribali con il Bop ed il Blues, tra venature Country e sonorità Rockabilly, strizzando l’occhio al passato, ma con un sound molto attualee. Insomma un gran bel disco da suonare ad alto volume.
Nicola Olivieri
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