martedì 19 dicembre 2017

L’Orto Agrario di Salerno : foto e vicissitudini all’inizio del XX secolo

L’Orto Agrario di Salerno : foto e vicissitudini all’inizio del XX secolo http://www.salernonews24.com/cultura-urbana/lorto-agrario-di-salerno-foto-e-vicissitudini-allinizio-del-xx-secolo/ Culturaurbana-di Daniele Magliano-

Nell’Archivio Storico del Comune di Salerno è custodita una pianta del Capoluogo, a colori , del 1912 in scala 1 : 4000, legata al progetto per la realizzazione del Nuovo Mercato, in essa si evidenzia la zona dell’Orto Agrario (precisato in legenda con il numero 70), l’assetto planimetrico dei viali, la Casina con la fontana circolare davanti e , sul lato occidentale, presumibilmente 2 vasche di raccolta di acqua per l’irrigazione dei campi.

Tra il 1914 e il 1939 la struttura dell’Orto Agrario passò sotto l’Amministrazione Provinciale mantenendo sempre la Cattedra Ambulante di Agricoltura. Intorno al periodo della Prima Guerra Mondiale fu scattata una ulteriore foto, concessami sempre da Massimo La Rocca, della struttura questa volta nel suo lato ovest dove si vede la facciata a sezione semicircolare dei laboratori chimici e delle camere di servizio.

Altre due foto una scattata tra il 1925 e il 1931 ritrae sempre la Casina e il suo fronte ingresso e un’altra scattata prima del 1930 invece dove si vede la fontana presente davanti l’immobile dalla quale dipartivano i vari viali dell’Orto Agrario tra cui il principale, nord –sud , che si concludeva con una scalinata che portava poi all’ingresso principale sulla strada .

 

          

 

Nel periodo fascista, si propose, come in molte altre città, anche a Salerno la realizzazione di un Piano Regolatore e di Risanamento della Città esistente accompagnato da un piano di Ampliamento firmato da Alberto e Giorgio Calza-Bini ( 1936 ). Su tale “prezioso” documento in scala 1 : 2000, rinvenuto nell’Archivio Storico del Comune di Salerno, si può vedere molto bene la zona del Vallone del Cernicchiara con i viali dell’orto e la Casina con l’aggiunta di una ipotetica strada di collegamento tra Via Pio XI e Via Vernieri ad est dell’Orto e un’altra a nord che diparte sempre da Via Pio XI per giungere la zona posta ad ovest dell’orto, strade mai realizzate!

 

 

Nel 1937 la Cattedra Ambulante cambiò sede e la casina ebbe per alcuni anni funzione museale. A tal proposito vi è una foto forse del 1940 dove si vedono due ragazzi in posa davanti la scalinata d’ingresso alla Casina che ospitava il Museo Archeologico Provinciale. Come giustamente ha potuto notare l’amico storico Massimo La Rocca, la foto è molto interessante poiché ritrae anche un’antica statua d’epoca augustea forse la pudicizia (I secolo a.c.) la quale, attualmente, è posizionata all’ingresso del Museo Provinciale di Via San Benedetto.

 

                                                 

 

Alla fine degli anni ’30 su una porzione dell’Orto Agrazio, il lato sud ovest, si realizzò un istituto voluto dall’OMNI  (Opera Nazionale per la protezione della maternità e dell’infanzia ) già operante dal 1941.

 

                                             

Di quello stesso anno è la foto che ritrae l’ingresso principale dall’ attuale Via Vernieri con una scritta su rete di ferro  (Casa della Madre e del Bambino ) posta in alto. In essa era presente anche l’indicazione relativa all’ingresso del Museo Archeologico. Difatti sulla destra dell’ingresso di evidenziava una ulteriore scritta ( Soprintendenza all’Antichità delle Provincie di Salerno e Potenza ). Curioso vedere al di la della scalinata d’ingresso la casina con il suo fronte principale dove s’intravede il frontone e la zona di accesso al Museo. Le foto dell’OMNI sono frutto di un sapiente studio della Dott.ssa Lucia Napoli Responsabile dell’Archivio Storico del Comune di Salerno. Altra foto sempre della stessa epoca , evidenzia la struttura della Casa della Madre e del Bimbo. Essa forse fu scattata da un piano lato di un palazzo posto su Via Vernieri e si può notare, in basso alla stessa, una porzione di coltivazione dell’orto.

Le fotografie sono a cura del dr Massimo La Rocca e della Dr.ssa Lucia Napoli

 

Nessun commento:

Posta un commento