Il calendario 2018 del WWF Terre del Tirreno
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"La Natura dietro casa" illustrata da Simona Forte- di Vincenzo Iommazzo-
Dai tempi del dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere di leopardiana memoria, il calendario ha fatto passi da gigante nella forma e nei contenuti, tanto da diventare veicolo di messaggi che toccano l’opinione pubblica più di mille saggi o discorsi.Il calendario da muro WWF Italia 2018 si propone di far trascorrere un anno in mezzo alla Natura, alla scoperta di tante straordinarie specie che vivono sul nostro pianeta. Per ogni mese appare una foto mozzafiato realizzata in vari angoli del mondo.
Il WWF Terre del Tirreno risponde con il calendario 2018 arricchito dalle bellissime foto di Simona Forte, ad illustrare “La Natura dietro casa” ovvero un mondo sconosciuto, che vive al nostro fianco ma di cui troppo spesso non ci accorgiamo o ce ne dimentichiamo. La poesia delle immagini del calendario, realizzate anche con particolari lenti vintage, non lascia indifferenti e aiuta ad educarci alla conoscenza della natura, allo spirito di osservazione ed al rispetto per le tutte le forme di vita: dalla furtiva volpe alla timida chiocciola, dal mimetico gufo alla vivace cincia, al docile bombo simile all’ape fino all’ultimo, apparentemente insignificante fungo che spunta nel sottobosco con le prime piogge d’autunno.
Proprio Claudio D’Esposito, presidente del WWF Terre del Tirreno, rivendica con orgoglio la realizzazione della vera e propria Oasi in città sul tetto di un’autorimessa interrata a Sant’Agnello, ed il grande apprezzamento da parte dei cittadini, che rivela l’enorme bisogno di Natura che si fa strada tra la gente.
Ma l’Africa fissata nelle suggestive immagini di Simona Forte, intesa come natura selvaggia, è spesso dietro casa: tra le fessure di un muro, nel prato selvatico, nell’agrumeto abbandonato, tra i cespugli di rovo, sotto la grondaia o in un vecchio tronco in decomposizione. La natura negli spazi cittadini si nasconde ovunque, non solo nelle campagne o nei parchi urbani, ma anche nelle piazze, nei cortili delle scuole, tra i ruderi delle stazioni, nei giardini condominiali fino al balcone di casa.
La popolazione urbana è in continua crescita e nel 2050 costituirà l’80% della popolazione totale. Soprattutto per ragazzi e bambini, il contatto con il verde urbano è spesso l’unica occasione per vivere la natura nel quotidiano.In tale ottica l’invito del WWF è quello di arricchire sempre più le città di spazi verdi che possano garantire più ricchezza di vita, svago, aria pulita e migliorare la biodiversità urbana.
E’ tempo di far tornare la Natura in città ‘ricostruendo’, laddove è assente o poco curata, la biodiversità delle metropoli, piantando alberi che rigenerano l’aria che respiriamo, curando il verde pubblico, realizzando nuovi parchi, incentivando il verde pensile, creando corridoi naturali di collegamento tra parchi urbani, aree di campagna e zone boscate.La biodiversità che popola le nostre città, per quanto grigie e inospitali, è infatti ricchissima, basta solo sapere osservare per scoprire che il numero delle specie animali e vegetali che vivono accanto a noi è molto elevato. Queste meravigliose forme di vita si sono evolute con noi e, da sempre, svolgono il proprio fondamentale ruolo negli equilibri ecosistemici.
Nel calendario romano le calende corrispondevano al primo giorno di ogni mese, periodo durante il quale venivano normalmente regolati i debiti e i prestiti; nel calendario greco, però, le calende non esistevano. L’imperatore Augusto usava l’espressione greca per riferirsi ad un momento che non sarebbe mai arrivato. Ecco, occorre che anche noi prendiamo coscienza della necessità di instaurare un nuovo e più rispettoso rapporto con la Natura, senza rimandarlo alle calende greche.
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