Un momento di incontro e di confronto, dunque, quello che si è avuto, per analizzare lo sviluppo delle piccole e medie comunità locali, rafforzando le sinergie già in essere.
Ad aprire il dibattito l’imprenditrice Antonella Ianniello che ha ribadito l’importanza per una piccola comunità, quale è San Gregorio Magno, di essere affiancati e supportati costantemente da un istituto di credito che si mostra realmente presente, tanto economicamente quanto moralmente, anche nell'ambito delle locali iniziative imprenditoriali e culturali; è stato difatti proprio grazie all’apporto della Bcc di Aquara se l’estate sangregoriana è stata ancora più ricca di eventi.
Il sindaco di San Gregorio Magno, dott. Onofrio Grippo, ha poi ribadito l’importanza delle rete all'interno della comunità e nell'ambito dei territori limitrofi, come concreta opportunità di crescita collettiva e come elemento portante per riuscire ad ambire a quella destagionalizzazione turistica.
L'ing. Giuseppe Ursi, Presidente dell’Associazione Meditj, ha sottolineato come lo sviluppo debba partire dalla valorizzazione delle tradizioni e dei prodotti locali che vanno contestualizzati all’era dell’industrializzazione 4.0. Recuperando i vecchi mestieri si implementa l’attuale economia. “Le idee devono diventare nuove attività e le attività nuova economia e in questo il supporto delle banche è fondamentale”.
Il Sindaco di Oliveto Citra, Carmine Pignata, presentato dalla dott.ssa Iannelli come “combattente e sognatore” ha evidenziando un concetto spesso ignorato qual è “la solitudine del Sindaco”. Egli ha, infatti, ha subito sottolineato l’importanza di avere tra i relatori il direttore Antonio Marino che da quarant’anni riesce a condurre con sapienza e passione una banca concretamente vicina al territorio, in grado di accompagnare la crescita delle realtà locali, sostenendo persone, imprese e amministrazioni. Proprio in sinergia con la Bcc di Aquara, ha ricordato il sindaco, sarà realizzata ad Oliveto una delle più grandi opere pubbliche prive di "colate di cemento": saranno rilevati 236 ettari di terreno, con sorgente e casolare antico interni, rendendoli a disposizione della comunità. Così il sindaco ha invitato tutti ad osare diventando così attori di una grande comunità attraverso “Un Sud che pratichi il riscatto ogni giorno”.
Mariano Casciano, sindaco di Palomonte, si è schierato contro chi taccia le realtà del Mezzogiorno come reietta e retriva, affermando provocatoriamente che “deve pur esserci nella storia un posto anche per i mediocri”, sottolineando al contempo la necessità di andare oltre il concetto di promuovere meramente le zone costiere, tralasciando di enfatizzare la bellezza e la tipicità che l’entroterra offre. "Bisogna saper trasformare i limiti in opportunità e le opportunità in eccellenze" , ha affermato.
Franco Turturiello, sindaco di Ricigliano, ha rimarcato come il settore eno-gastronomico ed agricolo possa fungere da traino per la crescita economico-sociale delle nostre comunità. Per fare ciò però c’è necessità di seguire canoni e regole che permettano di certificare la qualità dei prodotti e di strutturare conseguenzialmente un corposo mercato di riferimento. “Bisogna essere cooperativi ed omogenei. E’ questa la nostra più grande pecca rispetto ai Comuni del Nord Italia”, accanto alla mancanza di arterie viarie valide.
Adriano Goffredo, sindaco di Colliano, ha evidenziato che per riemergere le nostre comunità è necessario saper sfruttare la potenzialità dei finanziamenti europei e regionali, nonché affidarsi alle banche locali come ancora di sostegno visto che “oggi le imprese falliscono per mezzo dei crediti da riscuotere e non più a causa dei debiti”.
Nicola Parisi, sindaco di Buccino, dopo aver elogiato la Bcc di Aquara come uno degli Istituti di Credito più operativi sul nostro territorio, si è soffermato sull’importanza primaria dei servizi: “bisogna riempirle le piazze, non solo abbellirle” e sulla pecca della dispersione dell’offerta in cui i Comuni incappano, atta ad amplificare la mancata destagionalizzazione turistica .“Dobbiamo decidere se far vivere i nostri comuni solo 20 giorni l’anno o 365? (…) Bisogna fare una programmazione attiva sfruttando le varie opportunità che i PSR 2014\2020 offrono e farlo in maniera sinergica, altrimenti si rischia di diventare dei paesi groviera privi di una valida ossatura”.
Il Direttore Generale della Bcc di Aquara, Antonio Marino, diretto e concreto, non si è perso in chiacchiere, illustrando da subito i numeri positivi che da 40 anni contraddistinguono la sua banca, sottolineando il boom di crediti concessi nell’ultimo semestre, nonché l’ulteriore crescita di nuovi conti correnti aperti presso le diverse filiali, affermando “i numeri sono la nostra migliore risposta”. Ha sottolineato l’importanza del credito cooperativo per le sviluppo delle piccole realtà “li dove le altre banche chiudono, noi apriamo. Basti pensare che una cittadina ben nota come Capaccio-Paestum fino a pochi anni fa aveva almeno sei banche differenti presenti sul territorio. Ad oggi, invece, conta solo due differenti Bcc, tra cui quella di Aquara”. I direttore Marino ha elogiato le opportunità che i differenti territori offrono, sottolineando come partendo dal localismo si debba tendere sempre più ad una tangibile globalizzazione o meglio "glocalizzazione", priva di spersonalizzazioni e ricca di saperi condivisi da mettere in rete ed
Ha concluso invitando tutti per l’inaugurazione del 2 ottobre, felice di essere in un territorio così accogliente ed ospitale.
Sergio Del Vecchio
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