lunedì 24 giugno 2019

Nocera Inferiore: autopsia sul corpicino di Joly, l'angelo strappato alla vita

Nocera Inferiore: autopsia sul corpicino di Joly, l'angelo strappato alla vita https://www.salernonews24.com/cronaca/nocera-inferiore-autopsia-sul-corpicino-di-joly-langelo-strappato-alla-vita/ Orrore a Sant'Egidio del Monte Albino- di Claudia Izzo-

Alle ore 15,00 presso l'obitorio dell'Ospedale di Nocera Inferiore, è iniziata l'autopsia sul corpicino della piccola Joly, otto mesi all'anagrafe, arrivata cadavere la notte del 22 giugno. Un giallo che a breve verrà risolto proprio con l'esame autoptico, decisivo per capire come è morta questa bellissima bambina dagli occhi color cielo.

Un ennesimo raccapricciante episodio di cronaca nera che porta sconcerto e rabbia, questa volta avvenuto a Sant'Egidio del Monte Albino, un luogo tranquillo in provincia di Salerno.  In questo giorno estivo in cui le mamme sono attente al sole per i loro piccoli, Jolanda con una vita appena cominciata, è stata massacrata. Ed a dirlo sono i lividi e le ustioni che il suo carnefice ha imposto sulla sua pelle delicata e giovane, così bisognosa di cura, di attenzioni. Di amore.

Il suo papà sui social scriveva  "Bellissima e stupenda mia figlia". Ma tra i social e la vita vera ce ne passa perchè per la morte di questo angelo sono proprio i genitori ad essere indagati, coloro che avevano il compito di proteggerla da tutto e tutti.  Giuseppe ed Imma sono i soli, infatti,  a sapere realmente cosa sia successo nella notte tra venerdì e sabato scorso, quando la loro bambina è arrivata in ospedale cianotica, probabilmente già morta.

Per cercare di capire bisognerebbe fare un passo indietro: Giuseppe Passariello, il padre 37enne  originario di Pagani, era già noto alle Forze dell'Ordine, un passato presso La Tenda, comunità di recupero per tossicodipendenti; Imma è una mamma come tante. Da un annetto nella località salernitana, i due  avevano un altro bambino, Andrea, un pò più grande. Scatta così il fermo di delitto per omicidio volontario per il padre della bimba mentre la madre è indagata in stato di libertà. Una storia di difficoltà economiche,  di servizi sociali, un rapporto difficile pieno di litigi che il Comune  conosceva, per questo  i servizi sociali stavano monitorando la situazione e  valutando di salvaguardare il benessere dei bambini.

Forse, troppo lentamente. E questi occhietti continueranno per sempre a imprecare un aiuto che non è mai arrivato. E la società assiste a violenze e soprusi, a convivenze ingestibili, a follie consumate sotto gli occhi dei più piccoli, quelli che restano in vita , mentre altri muoiono massacrati.

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