Tartarughe marine ammirate e risanate a Portici
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Centro Ricerche Anton Dohrn, l’Eccellenza avvicina i bambini-di Vincenzo Iommazzo-
Era stata inaugurata a gennaio 2017, davanti a una folta platea, la nuova sede della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” allestita a Portici nei locali dell’ex macello, a un tiro di schioppo dal porto del Granatello, per ospitare il nuovo Centro Ricerche Tartarughe Marine e Osservatorio sul Golfo di Napoli. Si cominciava ad ampliare, così, la Stazione, polo napoletano d’eccellenza nella ricerca e divulgazione scientifica, dotato di professionalità e strumentazioni all'avanguardia, riconosciuto anche fuori dai confini dell’Italia.
Lo scopo era aprire un innovativo ambulatorio con sala chirurgica e radiologica per curare le tartarughe marine e monitorarne migrazioni e comportamenti in libertà, arricchendo e attualizzando nello stesso tempo la vasta esposizione didattica raccolta da quasi un secolo e mezzo nell’Istituto.
Ora il Centro di Portici è perfettamente funzionante ed è stato aperto al pubblico. Già preso d’assalto dalle prenotazioni di trentamila bambini provenienti da varie parti d’Italia e d’Europa, curiosi di scoprire il mondo delle tartarughe marine. Sentinelle della salute del mare questi rettili, minacciati di estinzione, sono da difendere perché soggetti, come si sa, ai pericoli insiti nella ingestione della plastica, delle lenze e negli scontri con le eliche dei natanti. Scuole e famiglie potranno osservare da vicino le cure prestate da appassionati medici e biologi ed approfondire aspetti dell’ecosistema marino, messo in pericolo da poco accorte attività antropiche e per questo diventato fragile e da salvaguardare.
Molte le novità del Centro che può contare su una tecnologia multimediale interattiva fruibile agli ospiti e alle scolaresche per le quali sono state allestite sale apposite, con la possibilità di vedere filmati e giocare con il touch-screen oltre a poter ammirare acquari che simulano le problematiche del Golfo di Napoli, mostrando effetti dell’inquinamento e del bracconaggio. I bambini possono vedere da vicino le tartarughe, conoscere i segreti della loro avventurosa esistenza e contribuire a dare un nome agli esemplari appena arrivati per essere visitati e avviati alle cure.
Turisti, cittadini e professionisti del settore, saranno in grado di conoscere i problemi ambientali che affliggono il Mar Mediterraneo, oltreché seguire le migrazioni e il comportamento degli animali rilasciati dopo adeguata riabilitazione, grazie agli avanzati sensori equipaggiati con gps di cui saranno dotati.
La Stazione Zoologica di Napoli è il primo laboratorio di ricerca istituito al mondo nei settori della biologia, dell'ecologia e della biodiversità marine, fondata nel 1872 dallo scienziato tedesco Anton Dohrn, ad oggi riconosciuta come il più antico Acquario Pubblico d’Europa.
“Chi si avvicina qui entra in un mondo magico, sorride con orgoglio Sandra Hochscheid, la biologa direttrice del Centro, le tartarughe sono animali dolcissimi e testardi, silenziosi e fortissimi. E soprattutto sono ambasciatori di speranza, per i nostri mari. Noi speriamo di coinvolgere i bambini, le scuole, gli insegnanti e i genitori, per formare nuove generazioni di uomini e donne consapevoli, che rispettino l’ecosistema acquatico”.
Fervono idee e progetti tra i ricercatori della Anton Dohrn. “Questo è un Centro per la ricerca e il recupero delle tartarughe marine - spiega Roberto Danovaro presidente della Stazione Zoologica- con un Osservatorio del golfo di Napoli, con acquari che ci danno i criteri con cui tutti i mari italiani vengono monitorati dalle Arpa per comprendere lo stato di salute dell’ambiente. Ma questo è solo una componente di un progetto più grande, che comprende la riapertura dell’Acquario storico in Villa Comunale entro la fine dell’anno, la realizzazione del Museo del mare nell’ex Circolo della Stampa e l’apertura a Bagnoli di una Marine farm and factory, con i 13 milioni di finanziamenti europei che già abbiamo”. L’idea è quella di un grande polo del mare, con a Portici l’anima scientifica e divulgativa e a Bagnoli un grande centro per il ripopolamento dei mari (parliamo di coralli, anemoni, cavallucci marini) e per la fornitura alle industrie mediche e cosmetiche di materie prime come alghe e microrganismi.
L’apertura del Centro avviene grazie al lavoro congiunto della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, della Fondazione Dohrn e del Comune di Portici. “L’ingresso per tutte le scuole di Portici e i bambini sotto i 12 anni del nostro comune sarà gratuito”, assicura il sindaco, Vincenzo Cuomo, che ricorda quando da bambino il mare davanti al mattatoio si tingeva di rosso. “Oggi la spiaggia è balneabile, accessibile per i disabili e grazie all’accordo con la Stazione Zoologica, abbiamo un parco giochi per i bambini con l’obiettivo di trasformarlo in un parco a tema sul mare”.
Entusiasti i bambini presenti alla cerimonia di apertura, ma non da meno gli adulti che hanno visto per una volta realizzarsi in tempi relativamente brevi un esempio virtuoso di collaborazione tra Enti pubblici e si augurano che la sinergia prosegua e possa attrarre altri investitori, interessati a sviluppare sensibilizzazione ed educazione ambientale di cui il Paese ha estremo bisogno.
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