giovedì 28 febbraio 2019
Il Teatro piange Luca De Filippo
Direzione
Tre provvedimenti restrittivi a Eboli, Campagna e Sicignano
A Sicignano degli Alburni è stato arrestato un cittadino rumeno, per evasione dagli arresti domiciliari, a Eboli è stato arrestato un pregiudicato del posto, responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, a Campagna è stato notificato, ad un giovane del posto un provvedimento di allontanamento dalla casa famiglia emesso da Tribunale di Salerno poiché responsabile di minacce ed estorsione nei confronti dei genitori.
Redazione SalernoNews24
mercoledì 27 febbraio 2019
Quando la Street Art racconta i "femminielli" di Napoli
L'opera rappresenta un omaggio ad una delle figure simbolo dei Quartieri Spagnoli, " La Tarantina", lo storico "femminiello dei Quartieri", arrivato a Napoli nel 1947 a soli 12 anni.
Il viso è stato annerito e vi è stata aggiunta la scritta "Non è Napoli". Così lo street artist è stato costretto ad apporre uno stencil che riproduceva il viso de "La Tarantina". Niente da fare, lo stencil è stato strappato. Ma la popolazione e gli esponenti delle Istituzioni si sono discostati da questi gesti di omofobia ed intolleranza perché nessuna città più di Napoli accoglie i suoi figli, come una tenera madre.
L'opera , infatti, aveva avuto la sua inaugurazione essendo un'espressione dell'integrazione sociale tra la popolazione "trans", anticamente conosciuta come "femminielli", e gli altri cittadini dell'ammaliante città di Partenope.
La figura del "femminiello", tra spiritualità pagana e saggezza popolare ha origini antichissime ed il termine stesso nasce per indicarne le caratteristiche, "un uomo con movenze ed atteggiamenti marcatamente femminili", per darne una identità . E' ne "La pelle" che Curzio Malaparte descrive i rito della "figliata", e nulla è più mistero. Sarà Peppe Barra ad aprire il film "Napoli Velata" di Ozpetek, proprio con la "figliata dei femminielli", sembrata a molti una invenzione del regista. Eppure questa è una storia che da secoli vive al di là dei giudizi e dei pregiudizi.
Da Napoli alla provincia di Avellino, il passo è breve. Qui, sui monti del Partenio sorgeva un luogo di culto dedicato alla Dea Cibele e una leggenda del XIII secolo narra che fu proprio la Madonna di Montevergine ad intervenire con dei raggi di sole salvando due amanti omosessuali legati ad un albero e destinati a morire di freddo e fame, sbranati dagli animali selvatici. Da allora la tradizione vuole che i "femminielli" si rechino in processione per chiedere la benedizione della Madonna di Montevergine, detta "Mamma Schiavona che tutto concede e tutto perdona" . Dopo, il via alla festa profana, tra canti , danze e "tammurriate".
Una dualità, dunque, quella dei "femminielli", un fitto intreccio tra maschile e femminile, tra trasgressione, colore e malinconia che da secoli racconta verità spesso "velate".
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Quando la Street Art racconta i "femminielli" di Napoli
L'opera rappresenta un omaggio ad una delle figure simbolo dei Quartieri Spagnoli, " La Tarantina", lo storico "femminiello dei Quartieri", arrivato a Napoli nel 1947 a soli 12 anni.
Il viso è stato annerito e vi è stata aggiunta la scritta "Non è Napoli". Così lo street artist è stato costretto ad apporre uno stencil che riproduceva il viso de "La Tarantina". Niente da fare, lo stencil è stato strappato. Ma la popolazione e gli esponenti delle Istituzioni si sono discostati da questi gesti di omofobia ed intolleranza perché nessuna città più di Napoli accoglie i suoi figli, come una tenera madre.
L'opera , infatti, aveva avuto la sua inaugurazione essendo un'espressione dell'integrazione sociale tra la popolazione "trans", anticamente conosciuta come "femminielli", e gli altri cittadini dell'ammaliante città di Partenope.
La figura del "femminiello", tra spiritualità pagana e saggezza popolare ha origini antichissime ed il termine stesso nasce per indicarne le caratteristiche, "un uomo con movenze ed atteggiamenti marcatamente femminili", per darne una identità . E' ne "La pelle" che Curzio Malaparte descrive i rito della "figliata", e nulla è più mistero. Sarà Peppe Barra ad aprire il film "Napoli Velata" di Ozpetek, proprio con la "figliata dei femminielli", sembrata a molti una invenzione del regista. Eppure questa è una storia che da secoli vive al di là dei giudizi e dei pregiudizi.
Da Napoli alla provincia di Avellino, il passo è breve. Qui, sui monti del Partenio sorgeva un luogo di culto dedicato alla Dea Cibele e una leggenda del XIII secolo narra che fu proprio la Madonna di Montevergine ad intervenire con dei raggi di sole salvando due amanti omosessuali legati ad un albero e destinati a morire di freddo e fame, sbranati dagli animali selvatici. Da allora la tradizione vuole che i "femminielli" si rechino in processione per chiedere la benedizione della Madonna di Montevergine, detta "Mamma Schiavona che tutto concede e tutto perdona" . Dopo, il via alla festa profana, tra canti , danze e "tammurriate".
Una dualità, dunque, quella dei "femminielli", un fitto intreccio tra maschile e femminile, tra trasgressione, colore e malinconia che da secoli racconta verità spesso "velate".
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Quando la Street Art racconta i "femminielli" di Napoli
L'opera rappresenta un omaggio ad una delle figure simbolo dei Quartieri Spagnoli, " La Tarantina", lo storico "femminiello dei Quartieri", arrivato a Napoli nel 1947 a soli 12 anni.
Il viso è stato annerito e vi è stata aggiunta la scritta "Non è Napoli". Così lo street artist è stato costretto ad apporre uno stencil che riproduceva il viso de "La Tarantina". Niente da fare, lo stencil è stato strappato. Ma la popolazione e gli esponenti delle Istituzioni si sono discostati da questi gesti di omofobia ed intolleranza perché nessuna città più di Napoli accoglie i suoi figli, come una tenera madre.
L'opera , infatti, aveva avuto la sua inaugurazione essendo un'espressione dell'integrazione sociale tra la popolazione "trans", anticamente conosciuta come "femminielli", e gli altri cittadini dell'ammaliante città di Partenope.
La figura del "femminiello", tra spiritualità pagana e saggezza popolare ha origini antichissime ed il termine stesso nasce per indicarne le caratteristiche, "un uomo con movenze ed atteggiamenti marcatamente femminili", per darne una identità . E' ne "La pelle" che Curzio Malaparte descrive i rito della "figliata", e nulla è più mistero. Sarà Peppe Barra ad aprire il film "Napoli Velata" di Ozpetek, proprio con la "figliata dei femminielli", sembrata a molti una invenzione del regista. Eppure questa è una storia che da secoli vive al di là dei giudizi e dei pregiudizi.
Da Napoli alla provincia di Avellino, il passo è breve. Qui, sui monti del Partenio sorgeva un luogo di culto dedicato alla Dea Cibele e una leggenda del XIII secolo narra che fu proprio la Madonna di Montevergine ad intervenire con dei raggi di sole salvando due amanti omosessuali legati ad un albero e destinati a morire di freddo e fame, sbranati dagli animali selvatici. Da allora la tradizione vuole che i "femminielli" si rechino in processione per chiedere la benedizione della Madonna di Montevergine, detta "Mamma Schiavona che tutto concede e tutto perdona" . Dopo, il via alla festa profana, tra canti , danze e "tammurriate".
Una dualità, dunque, quella dei "femminielli", un fitto intreccio tra maschile e femminile, tra trasgressione, colore e malinconia che da secoli racconta verità spesso "velate".
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Qui, a Napoli, la "figliata" sopravvive grazie a una "memoria del rito" , che ha permesso al rito di conservarsi negli aspetti rituali differenziandosi, però, nel tempo nelle valenze culturali e di significato ma non disperdendo il valore originario e sacrale del femminino .
Parte integrante del tessuto sociale partenopeo, il femminiello è stato anche al riparo dalla umiliazione dei ghetti e dalla violenza delle inquisizioni morali e normative.
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Le leggi dei Borbone condannavano reati sessuali di ogni tipo, stupro, sevizie, pedofilia, oltraggio al pudore ma non c'era nessun riferimento all'omosessualità considerato, invece, un crimine dai Savoia con pene che potevano arrivare fino ai lavori forzati a vita.
Al momento, però, dell'Unità d'Italia il codice penale del Regno di Sardegna viene esteso al resto del Paese con l'eccezione nei territori del sud dell'articolo "Dei reati contro il buon costume" creando di fatto un doppio regime e permettendo implicitamente a Napoli ciò che altrove era vietato.
Anche in epoca moderna scrittori, artisti, studiosi si sono soffermati sul femminiello e il suo mondo, da Curzio Malaparte a Roberto De Simone, Pino Daniele a Lombardi Satriani, solo per citarne alcuni.
Nel giorno della Candelora, il 2 febbraio, ogni anno si tiene il pellegrinaggio noto come la processione della Candelora o anche detta la "juta dei femminielli" legato al culto della Madonna di Montevergine chiamata anche "Mamma Schiavona", sui monti del Partenio in provincia di Avellino, dove sorgeva un luogo di culto dedicato alla Dea Cibele.
Un pellegrinaggio che si collega a un leggenda risalente al XIII secolo secondo la quale Maria intervenne per salvare due amanti omosessuali che furono legati ad un albero sul monte a morire di freddo, fame e sbranati dagli animali selvatici. In loro aiuto intervenne la Madonna di Montevergine, posando su di loro dei raggi sole, che li salvò dal freddo e dalla lastre di ghiaccio in cui erano imprigionati.
Da allora i femminielli si recano in pellegrinaggio per chiedere la benedizione di "Mamma Schiavona che tutto concede e tutto perdona". Dopo di che partecipano alla parte profana della festa, ovvero alle tammurriate, ai canti e alle danze. E ripetere come un mantra "Non c'è uomo che non sia femmina e non c'è femmina che non sia uomo".
I femminielli, la covata o figliata, la juta a Montevergine, i buoni auspici sono tutti fenomeni che ancora si prestano a interpretazioni diverse, spesso soggettive, che mischiano stratificazioni storiche, culturali, sociali di una città nel cuore del Mediterraneo, di un città di frontiera sempre al limite tra impeti futuristici e stratificazioni arcaiche, baricentrica nella sua mediazione tra tradizione e innovazione.
E come dice Peppe Barra in Napoli Velata:
"Eppure io non ho mai potuto trovare filosofo o scienziato che mi sapesse svelare questo mistero! E alla base di questo mistero che ci sta? Un uomo e una donna..."
Prostituzione maschile: adescava le sue vittime e le derubava. Arrestato.
Dalla detenzione domiciliare all'ordine di carcerazione per due coniugi
sergiodelvecchio
Mario Polichetti dell’Udc al Governatore De Luca : " bisogna eliminare gli sprechi"
Appello al governatore della Campania per scongiurare lo stop delle analisi mediche presso i centri convenzionati. A lanciarlo è Mario Polichetti, responsabile nazionale per l’ufficio Politiche sociali e socio sanitarie dell’Udc, che "consiglia" al presidente Vincenzo De Luca come tutelare un servizio necessario per l'intera comunità regionale.
"Sicuramente De Luca si trova a fronteggiare gli errori del passato e questo gli deve essere riconosciuto. Ovviamente in questi anni ha fatto tanto e i risultati sono sotto gli occhi di tutti nel campo della sanità", ha detto Polichetti. "Tuttavia, non si può tornare indietro e questo il governatore lo sa bene. Ecco perché, da medico, gli chiedo di fare il possibile per scongiurare quanto emerso in questi giorni. De Luca sa dove intervenire per evitare il blocco delle prestazioni: eliminare gli sprechi. In passato già lo ha fatto, stanando sacche di inefficienze senza precedenti. A mio avviso ne esistono ancora altre e su quelle la Regione Campania deve intervenire. Magari si potrebbe intervenire sui cosiddetti "reparti doppione" che resistono alcuni ospedali della provincia di Salerno ma non solo. Quel denaro risparmiato potrebbe essere rimesso in circolo per consentire ai cittadini campani di non privarsi di servizi che porterebbero la gente a decidere se curarsi o fare la spesa. Questo non deve accadere e De Luca, da sempre vicino ai più deboli, deve attivarsi per arginare tutto questo".
Mario Polichetti dell’Udc al Governatore De Luca : " bisogna eliminare gli sprechi"
Appello al governatore della Campania per scongiurare lo stop delle analisi mediche presso i centri convenzionati. A lanciarlo è Mario Polichetti, responsabile nazionale per l’ufficio Politiche sociali e socio sanitarie dell’Udc, che "consiglia" al presidente Vincenzo De Luca come tutelare un servizio necessario per l'intera comunità regionale.
"Sicuramente De Luca si trova a fronteggiare gli errori del passato e questo gli deve essere riconosciuto. Ovviamente in questi anni ha fatto tanto e i risultati sono sotto gli occhi di tutti nel campo della sanità", ha detto Polichetti. "Tuttavia, non si può tornare indietro e questo il governatore lo sa bene. Ecco perché, da medico, gli chiedo di fare il possibile per scongiurare quanto emerso in questi giorni. De Luca sa dove intervenire per evitare il blocco delle prestazioni: eliminare gli sprechi. In passato già lo ha fatto, stanando sacche di inefficienze senza precedenti. A mio avviso ne esistono ancora altre e su quelle la Regione Campania deve intervenire. Magari si potrebbe intervenire sui cosiddetti "reparti doppione" che resistono alcuni ospedali della provincia di Salerno ma non solo. Quel denaro risparmiato potrebbe essere rimesso in circolo per consentire ai cittadini campani di non privarsi di servizi che porterebbero la gente a decidere se curarsi o fare la spesa. Questo non deve accadere e De Luca, da sempre vicino ai più deboli, deve attivarsi per arginare tutto questo".
Mario Polichetti dell’Udc al Governatore De Luca : " bisogna eliminare gli sprechi"
Appello al governatore della Campania per scongiurare lo stop delle analisi mediche presso i centri convenzionati. A lanciarlo è Mario Polichetti, responsabile nazionale per l’ufficio Politiche sociali e socio sanitarie dell’Udc, che "consiglia" al presidente Vincenzo De Luca come tutelare un servizio necessario per l'intera comunità regionale.
"Sicuramente De Luca si trova a fronteggiare gli errori del passato e questo gli deve essere riconosciuto. Ovviamente in questi anni ha fatto tanto e i risultati sono sotto gli occhi di tutti nel campo della sanità", ha detto Polichetti. "Tuttavia, non si può tornare indietro e questo il governatore lo sa bene. Ecco perché, da medico, gli chiedo di fare il possibile per scongiurare quanto emerso in questi giorni. De Luca sa dove intervenire per evitare il blocco delle prestazioni: eliminare gli sprechi. In passato già lo ha fatto, stanando sacche di inefficienze senza precedenti. A mio avviso ne esistono ancora altre e su quelle la Regione Campania deve intervenire. Magari si potrebbe intervenire sui cosiddetti "reparti doppione" che resistono alcuni ospedali della provincia di Salerno ma non solo. Quel denaro risparmiato potrebbe essere rimesso in circolo per consentire ai cittadini campani di non privarsi di servizi che porterebbero la gente a decidere se curarsi o fare la spesa. Questo non deve accadere e De Luca, da sempre vicino ai più deboli, deve attivarsi per arginare tutto questo".
Digital Cafè: 20 seminari gratuiti per favorire la trasformazione digitale 4.0
Ad aprire la conferenza di presentazione dell’iniziativa, tenuta presso la Camera di Commercio di Salerno – via Generale Clark 19, Alessandro Giordano, Università Federico II di Napoli e Direttore Scientifico del progetto PIDMed. Quarta Rivoluzione Industriale e concetto di impresa 4.0 per le piccole e medie imprese i temi principali trattati calati nella realtà salernitana ponendo l’attenzione sull’importante opportunità di formazione ed aggiornamento aperta a professionisti e PMI interessati a sperimentare le nuove tecnologie digitali ed applicarle alla loro professione.
A seguire Amleto Picerno Ceraso, Fondatore di Medaarch ed esperto di Additive Manufacturing e Digital Innovation, ha illustrato nel dettaglio il programma delle attività formative che si terranno al Centro per l’Artigianato Digitale di Cava de’ Tirreni.
Ha concluso i lavori Andrea Prete, il presidente della Camera di Commercio di Salerno e Vicepresidente Vicario di Unioncamere Nazionale.
“Siamo davvero felici di lanciare queste opportunità di aggiornamento professionale in collaborazione con la Camera di Commercio di Salerno e l'iniziativa PIDMed – afferma Amleto Picerno Ceraso - Gli strumenti di formazione che abbiamo messo a punto danno la possibilità ad imprese e artigiani di scoprire il valore che le tecnologie digitali possono apportare alle loro attività.” I seminari proposti andranno dalle tecnologie più interessanti di fabbricazione digitale inserite nel Piano Industria 4.0. ai percorsi che le aziende devono affrontare per la trasformazione digitale dei loro processi e prodotti.
“La realtà industriale italiana, il cui tessuto imprenditoriale è costituito per lo più da piccole imprese, necessita di approcci e soluzioni diverse e rispettose delle singole peculiarità di ciascun comparto. Il concetto di concetto “industry 4.0” utilizzato in Germania è legato ad un mercato con caratteristiche profondamente diverse. – dichiara Andrea Prete presidente della Camera di Commercio di Salerno e Vicepresidente Vicario di Unioncamere - spiegando le motivazioni che hanno fatto nascere PIDMed- Siamo stati la prima Camera di Commercio che, attivando una collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, recentemente nominata Competence Center del Piano Nazionale Impresa 4.0, ha avviato un percorso di avvicinamento alle micro/piccole/medie imprese del territorio al fine di sviluppare un modello autoctono di innovazione che sia capace contemporaneamente sia di sostenere i giacimenti di valore che storicamente le nostre imprese hanno costruito sia di favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese innovative”.
In questa direzione oltre a misure finanziarie, la CCIAA con il progetto PIDMed sta promuovendo una miriade di attività gratuite per gli imprenditori salernitani in termini di consulenza, formazione e conoscenza.
“L’Italia, al centro della complessità tra Europa e Mediterraneo, merita di cogliere la sfida per generare un modello d'innovazione coerente con i suoi valori e le sue peculiarità. –ha spiegato Alessandro Giordano- Le piccole e medie imprese che hanno fatto grande l'Italia non possono snaturarsi sotto il peso della propaganda tecnologica. Ma è il tempo di addomesticare le tecnologie per rilanciare e fare grandi le nostre imprese nel mondo, producendo impatti positivi sull'economia, l'ambiente e le nostre comunità. Questo è possibile farlo mettendo al centro la conoscenza del saper fare delle eccellenze imprenditoriali dei territori, interconnettendola con il meglio della ricerca scientifica e tecnologica 4.0, grazie a ponti non solo con il mondo accademico ma anche con realtà come fablab, startup e il Centro di Artigianato Digitale"
Redazione salernonews24.it
Digital Cafè: 20 seminari gratuiti per favorire la trasformazione digitale 4.0
Ad aprire la conferenza di presentazione dell’iniziativa, tenuta presso la Camera di Commercio di Salerno – via Generale Clark 19, Alessandro Giordano, Università Federico II di Napoli e Direttore Scientifico del progetto PIDMed. Quarta Rivoluzione Industriale e concetto di impresa 4.0 per le piccole e medie imprese i temi principali trattati calati nella realtà salernitana ponendo l’attenzione sull’importante opportunità di formazione ed aggiornamento aperta a professionisti e PMI interessati a sperimentare le nuove tecnologie digitali ed applicarle alla loro professione.
A seguire Amleto Picerno Ceraso, Fondatore di Medaarch ed esperto di Additive Manufacturing e Digital Innovation, ha illustrato nel dettaglio il programma delle attività formative che si terranno al Centro per l’Artigianato Digitale di Cava de’ Tirreni.
Ha concluso i lavori Andrea Prete, il presidente della Camera di Commercio di Salerno e Vicepresidente Vicario di Unioncamere Nazionale.
“Siamo davvero felici di lanciare queste opportunità di aggiornamento professionale in collaborazione con la Camera di Commercio di Salerno e l'iniziativa PIDMed – afferma Amleto Picerno Ceraso - Gli strumenti di formazione che abbiamo messo a punto danno la possibilità ad imprese e artigiani di scoprire il valore che le tecnologie digitali possono apportare alle loro attività.” I seminari proposti andranno dalle tecnologie più interessanti di fabbricazione digitale inserite nel Piano Industria 4.0. ai percorsi che le aziende devono affrontare per la trasformazione digitale dei loro processi e prodotti.
“La realtà industriale italiana, il cui tessuto imprenditoriale è costituito per lo più da piccole imprese, necessita di approcci e soluzioni diverse e rispettose delle singole peculiarità di ciascun comparto. Il concetto di concetto “industry 4.0” utilizzato in Germania è legato ad un mercato con caratteristiche profondamente diverse. – dichiara Andrea Prete presidente della Camera di Commercio di Salerno e Vicepresidente Vicario di Unioncamere - spiegando le motivazioni che hanno fatto nascere PIDMed- Siamo stati la prima Camera di Commercio che, attivando una collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, recentemente nominata Competence Center del Piano Nazionale Impresa 4.0, ha avviato un percorso di avvicinamento alle micro/piccole/medie imprese del territorio al fine di sviluppare un modello autoctono di innovazione che sia capace contemporaneamente sia di sostenere i giacimenti di valore che storicamente le nostre imprese hanno costruito sia di favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese innovative”.
In questa direzione oltre a misure finanziarie, la CCIAA con il progetto PIDMed sta promuovendo una miriade di attività gratuite per gli imprenditori salernitani in termini di consulenza, formazione e conoscenza.
“L’Italia, al centro della complessità tra Europa e Mediterraneo, merita di cogliere la sfida per generare un modello d'innovazione coerente con i suoi valori e le sue peculiarità. –ha spiegato Alessandro Giordano- Le piccole e medie imprese che hanno fatto grande l'Italia non possono snaturarsi sotto il peso della propaganda tecnologica. Ma è il tempo di addomesticare le tecnologie per rilanciare e fare grandi le nostre imprese nel mondo, producendo impatti positivi sull'economia, l'ambiente e le nostre comunità. Questo è possibile farlo mettendo al centro la conoscenza del saper fare delle eccellenze imprenditoriali dei territori, interconnettendola con il meglio della ricerca scientifica e tecnologica 4.0, grazie a ponti non solo con il mondo accademico ma anche con realtà come fablab, startup e il Centro di Artigianato Digitale"
Redazione salernonews24.it
Cava de' Tirreni: arrestato pregiudicato in Corso Mazzini
Gli agenti sono intervenuti nei pressi di un bar ubicato in corso Mazzini dove il giovane era stato notato più volte aggirarsi. Lo stesso, dopo aver parlato con persone presenti, si era allontanato in una traversa vicina e, dopo poco, era ritornato davanti al bar ove ricontattava le stesse persone con cui aveva parlato in precedenza, passando loro qualche piccolo involucro. Tale azione veniva ripetuta più volte dal giovane, circostanza sintomatica che confermava l’attività di spaccio in corso. Pertanto, gli agenti si sono avvicinati per bloccarlo, ma il ragazzo, alla vista dei poliziotti, si è dato a precipitosa fuga in direzione del viale Palatucci. Rincorso dagli agenti, è stato raggiunto e fermato all’altezza di un distributore di carburanti, dopo aver tentato di divincolarsi e di liberarsi di sette stecche di sostanza stupefacente del tipo hashish, confezionate con pellicola trasparente, poi recuperati.Nel corso della perquisizione personale, venivano rinvenute in una tasca del giubbotto, ulteriori tre stecche dello stesso stupefacente. In un’altra tasca, veniva invece trovata la somma di circa 800 euro, in banconote di vario taglio.
La sostanza stupefacente, per complessivi 30 gr. circa, nonché la somma di danaro rinvenuta in possesso del giovane, compendio dell’illecita attività, sono state sottoposte a sequestro. Il 30enne, quindi, con precedenti specifici in materia di stupefacenti, è stato tratto in arresto e posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
M5S, Ciarambino: “Tre anni di attesa per un tumore, ecco come funziona la sanità campana”
La consigliera regionale: “Casi come quello denunciato non si ripeteranno se De Luca adotterà il piano liste d’attesa della Grillo”
“Nel 2015 un paziente si prenota per un intervento di rimozione di un tumore alla prostata e dopo tre anni un’operatrice lo contatta per chiedergli se è ancora “interessato”.
Un caso gravissimo, accaduto al Cardarelli e denunciato dall’associazione Assotutela, ma che è purtroppo soltanto uno dei tantissimi episodi che definiscono la vergognosa gestione delle liste d’attesa in Campania. E non osiamo immaginare quali sarebbero state le conseguenze per questo povero paziente che, di fronte a un’assistenza pubblica indifferente a una patologia così grave e rispetto alla quale si dovrebbe intervenire con estrema urgenza, non si fosse rivolto a strutture private. Al danno, si aggiunga anche la beffa subita da questo cittadino che, dopo aver visto calpestare i suoi diritti, di fronte alle sue legittime rimostranze si è sentito staccare la comunicazione dall’operatrice. Casi che non si ripeteranno mai più, neppure in una regione gestita dal peggiore governatore della nostra storia, se la Campania darà attuazione al nuovo Piano per la gestione delle liste d’attesa approvato nei giorni scorsi dal ministro Grillo e che ogni regione dovrà adottare entro 60 giorni”. E’ quanto dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, che ha presentato una mozione per impegnare la giunta “a dare immediata attuazione a quanto previsto al Piano delle liste d’attesa”.
“Nei prossimi giorni inoltreremo una segnalazione al Cardarelli per chieder conto di questa vicenda assurda e per capire se e quanti altri casi di questo genere si siano verificati. Vigileremo, inoltre, affinché il cronoprogramma stabilito venga rispettato. Non possiamo più consentire che si debba aspettare fino a tre anni per un intervento di natura oncologica. Né che l’unica alternativa per i nostri pazienti sia rappresentata dalle prestazioni in regime di intramoenia. Il nuovo Piano comporterà una totale semplificazione di tutte le procedure e la totale trasparenza delle prenotazioni, con la possibilità di accedere in ogni momento alle agende attraverso sistemi informativi aziendali e regionali. A causa dei tempi biblici delle liste di attesa, la Campania paga 300 milioni l’anno di emigrazione sanitaria. Risorse potranno finanziare azioni di miglioramento della qualità dell’assistenza”.
Redazione SalernoNews24.it
M5S, Ciarambino: “Tre anni di attesa per un tumore, ecco come funziona la sanità campana”
La consigliera regionale: “Casi come quello denunciato non si ripeteranno se De Luca adotterà il piano liste d’attesa della Grillo”
“Nel 2015 un paziente si prenota per un intervento di rimozione di un tumore alla prostata e dopo tre anni un’operatrice lo contatta per chiedergli se è ancora “interessato”.
Un caso gravissimo, accaduto al Cardarelli e denunciato dall’associazione Assotutela, ma che è purtroppo soltanto uno dei tantissimi episodi che definiscono la vergognosa gestione delle liste d’attesa in Campania. E non osiamo immaginare quali sarebbero state le conseguenze per questo povero paziente che, di fronte a un’assistenza pubblica indifferente a una patologia così grave e rispetto alla quale si dovrebbe intervenire con estrema urgenza, non si fosse rivolto a strutture private. Al danno, si aggiunga anche la beffa subita da questo cittadino che, dopo aver visto calpestare i suoi diritti, di fronte alle sue legittime rimostranze si è sentito staccare la comunicazione dall’operatrice. Casi che non si ripeteranno mai più, neppure in una regione gestita dal peggiore governatore della nostra storia, se la Campania darà attuazione al nuovo Piano per la gestione delle liste d’attesa approvato nei giorni scorsi dal ministro Grillo e che ogni regione dovrà adottare entro 60 giorni”. E’ quanto dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, che ha presentato una mozione per impegnare la giunta “a dare immediata attuazione a quanto previsto al Piano delle liste d’attesa”.
“Nei prossimi giorni inoltreremo una segnalazione al Cardarelli per chieder conto di questa vicenda assurda e per capire se e quanti altri casi di questo genere si siano verificati. Vigileremo, inoltre, affinché il cronoprogramma stabilito venga rispettato. Non possiamo più consentire che si debba aspettare fino a tre anni per un intervento di natura oncologica. Né che l’unica alternativa per i nostri pazienti sia rappresentata dalle prestazioni in regime di intramoenia. Il nuovo Piano comporterà una totale semplificazione di tutte le procedure e la totale trasparenza delle prenotazioni, con la possibilità di accedere in ogni momento alle agende attraverso sistemi informativi aziendali e regionali. A causa dei tempi biblici delle liste di attesa, la Campania paga 300 milioni l’anno di emigrazione sanitaria. Risorse potranno finanziare azioni di miglioramento della qualità dell’assistenza”.
Redazione SalernoNews24.it
M5S, Ciarambino: “Tre anni di attesa per un tumore, ecco come funziona la sanità campana”
La consigliera regionale: “Casi come quello denunciato non si ripeteranno se De Luca adotterà il piano liste d’attesa della Grillo”
“Nel 2015 un paziente si prenota per un intervento di rimozione di un tumore alla prostata e dopo tre anni un’operatrice lo contatta per chiedergli se è ancora “interessato”.
Un caso gravissimo, accaduto al Cardarelli e denunciato dall’associazione Assotutela, ma che è purtroppo soltanto uno dei tantissimi episodi che definiscono la vergognosa gestione delle liste d’attesa in Campania. E non osiamo immaginare quali sarebbero state le conseguenze per questo povero paziente che, di fronte a un’assistenza pubblica indifferente a una patologia così grave e rispetto alla quale si dovrebbe intervenire con estrema urgenza, non si fosse rivolto a strutture private. Al danno, si aggiunga anche la beffa subita da questo cittadino che, dopo aver visto calpestare i suoi diritti, di fronte alle sue legittime rimostranze si è sentito staccare la comunicazione dall’operatrice. Casi che non si ripeteranno mai più, neppure in una regione gestita dal peggiore governatore della nostra storia, se la Campania darà attuazione al nuovo Piano per la gestione delle liste d’attesa approvato nei giorni scorsi dal ministro Grillo e che ogni regione dovrà adottare entro 60 giorni”. E’ quanto dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, che ha presentato una mozione per impegnare la giunta “a dare immediata attuazione a quanto previsto al Piano delle liste d’attesa”.
“Nei prossimi giorni inoltreremo una segnalazione al Cardarelli per chieder conto di questa vicenda assurda e per capire se e quanti altri casi di questo genere si siano verificati. Vigileremo, inoltre, affinché il cronoprogramma stabilito venga rispettato. Non possiamo più consentire che si debba aspettare fino a tre anni per un intervento di natura oncologica. Né che l’unica alternativa per i nostri pazienti sia rappresentata dalle prestazioni in regime di intramoenia. Il nuovo Piano comporterà una totale semplificazione di tutte le procedure e la totale trasparenza delle prenotazioni, con la possibilità di accedere in ogni momento alle agende attraverso sistemi informativi aziendali e regionali. A causa dei tempi biblici delle liste di attesa, la Campania paga 300 milioni l’anno di emigrazione sanitaria. Risorse potranno finanziare azioni di miglioramento della qualità dell’assistenza”.
Redazione SalernoNews24.it
Il 3 Marzo a Pontecagnano I laboratori di Musée éclaté
La città etrusca-
Domenica 3 marzo 2019 al Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano si terrà il quarto appuntamento dei Laboratori di Musée éclaté – Museo senza limiti,rivolti ad approfondire, all’insegna del divertimento, la conoscenza dei luoghi archeologici della città di Pontecagnano.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Progetto Musée éclaté – Museo senza limiti, cofinanziato dalla Regione Campania e presentato dal Comune di Pontecagnano Faiano in partenariato con il Polo Museale della Campania - Museo Archeologico di Pontecagnano, Legambiente Campania e Università degli Studi di Salerno, che si propone di portare il Museo nella città e di divulgare la conoscenza del ricco patrimonio culturale del territorio.
Il quarto appuntamento, intitolato La Città etrusca, prevede una visita tematica che condurrà adulti e bambini a scoprire nel Museo i luoghi e le testimonianze legate alla città di VI e V secolo a.C. Un’attenzione particolare sarà rivolta alle iscrizioni in lingua e alfabeto etrusco rinvenute nei corredi funerari e alle terrecotte votive offerte nei due principali santuari della città. Saranno esposte per la prima volta alcune iscrizioni etrusche incise su vasi e un corredo databile alla fine del VI secolo a.C. pertinente ad una bambina di rango elevato. Oltre a ceramiche di pregio d’importazione attica e ad uno specchio in bronzo con manico d’osso finemente inciso, il corredo comprende anche alcune statuette votive destinate ad accompagnare la fanciulla nel suo ultimo viaggio.
A questi oggetti saranno ispirati i laboratori dedicati ai bambini che si terranno sia di mattina che di pomeriggio. Al mattino i giovani visitatori si cimenteranno nel replicare su tavolette d’argilla le iscrizioni in etrusco. Nel pomeriggio, invece, sarà possibile riprodurre statuette e vasetti miniaturistici in argilla.
I Laboratori di Musée éclaté – Museo senza limiti continueranno fino al mese di giugno 2019, ogni prima domenica del mese, proponendo in senso cronologico un viaggio ideale nella storia antica della città di Pontecagnano.
L’ingresso e la partecipazione a tutte le attività sono gratuiti.Visite tematiche per adulti e bambini: ore 10,30; ore 17,00.Laboratorio 11,00 – 13,00 (età 7-13 anni): prenotazione obbligatoria a info@metaia.it oppure al numero 349 8497794. Laboratorio 17,00 – 19,00 (età 5-13 anni): prenotazione obbligatoria info@musee-eclate.it oppure al numero 342 0669500
Redazione SalernoNews24.it
Il 3 Marzo a Pontecagnano I laboratori di Musée éclaté
La città etrusca-
Domenica 3 marzo 2019 al Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano si terrà il quarto appuntamento dei Laboratori di Musée éclaté – Museo senza limiti,rivolti ad approfondire, all’insegna del divertimento, la conoscenza dei luoghi archeologici della città di Pontecagnano.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Progetto Musée éclaté – Museo senza limiti, cofinanziato dalla Regione Campania e presentato dal Comune di Pontecagnano Faiano in partenariato con il Polo Museale della Campania - Museo Archeologico di Pontecagnano, Legambiente Campania e Università degli Studi di Salerno, che si propone di portare il Museo nella città e di divulgare la conoscenza del ricco patrimonio culturale del territorio.
Il quarto appuntamento, intitolato La Città etrusca, prevede una visita tematica che condurrà adulti e bambini a scoprire nel Museo i luoghi e le testimonianze legate alla città di VI e V secolo a.C. Un’attenzione particolare sarà rivolta alle iscrizioni in lingua e alfabeto etrusco rinvenute nei corredi funerari e alle terrecotte votive offerte nei due principali santuari della città. Saranno esposte per la prima volta alcune iscrizioni etrusche incise su vasi e un corredo databile alla fine del VI secolo a.C. pertinente ad una bambina di rango elevato. Oltre a ceramiche di pregio d’importazione attica e ad uno specchio in bronzo con manico d’osso finemente inciso, il corredo comprende anche alcune statuette votive destinate ad accompagnare la fanciulla nel suo ultimo viaggio.
A questi oggetti saranno ispirati i laboratori dedicati ai bambini che si terranno sia di mattina che di pomeriggio. Al mattino i giovani visitatori si cimenteranno nel replicare su tavolette d’argilla le iscrizioni in etrusco. Nel pomeriggio, invece, sarà possibile riprodurre statuette e vasetti miniaturistici in argilla.
I Laboratori di Musée éclaté – Museo senza limiti continueranno fino al mese di giugno 2019, ogni prima domenica del mese, proponendo in senso cronologico un viaggio ideale nella storia antica della città di Pontecagnano.
L’ingresso e la partecipazione a tutte le attività sono gratuiti.Visite tematiche per adulti e bambini: ore 10,30; ore 17,00.Laboratorio 11,00 – 13,00 (età 7-13 anni): prenotazione obbligatoria a info@metaia.it oppure al numero 349 8497794. Laboratorio 17,00 – 19,00 (età 5-13 anni): prenotazione obbligatoria info@musee-eclate.it oppure al numero 342 0669500
Redazione SalernoNews24.it
L’Asl Salerno promuove la Giornata mondiale malattie rare
L’Asl Salerno è impegnata nel promuovere la Giornata delle Malattie Rare, che si celebra il 28 febbraio
prossimo, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche connesse a tali patologie.
Nell’occasione l’Azienda ha allestito “Il medico risponde”, un apposito spazio sulla propria pagina facebook,
dove i cittadini potranno formulare delle domande, postandole nei commenti, alle quali la referente
aziendale per le malattie rare, dott.ssa Maria Immacolata Borrelli, risponderà nella giornata del 28 febbraio,
dalle 10.00 alle 12.00.
Si assicura, inoltre, che anche le domande formulate al di fuori dell’orario di collegamento riceveranno una
risposta, in un momento successivo.
Quest’anno il tema della Giornata internazionale delle malattie rare è “Integriamo l’assistenza sanitaria con
l’assistenza sociale”, argomento legato alle sinergie tra i vari ambiti dell’assistenza sanitaria e sociale, aspetto quanto mai attuale in tale contesto.
L’Asl Salerno promuove la Giornata mondiale malattie rare
L’Asl Salerno è impegnata nel promuovere la Giornata delle Malattie Rare, che si celebra il 28 febbraio
prossimo, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche connesse a tali patologie.
Nell’occasione l’Azienda ha allestito “Il medico risponde”, un apposito spazio sulla propria pagina facebook,
dove i cittadini potranno formulare delle domande, postandole nei commenti, alle quali la referente
aziendale per le malattie rare, dott.ssa Maria Immacolata Borrelli, risponderà nella giornata del 28 febbraio,
dalle 10.00 alle 12.00.
Si assicura, inoltre, che anche le domande formulate al di fuori dell’orario di collegamento riceveranno una
risposta, in un momento successivo.
Quest’anno il tema della Giornata internazionale delle malattie rare è “Integriamo l’assistenza sanitaria con
l’assistenza sociale”, argomento legato alle sinergie tra i vari ambiti dell’assistenza sanitaria e sociale, aspetto quanto mai attuale in tale contesto.
Domani all'Ordine dei Medici il convegno: "Anoressia, bulimia e disturbi da alimentazione incontrollata"
sergiodelvecchio
Cetara: Progetto Qualità, Festa della colatura, Premio Ezio Falcone
E’ stato presentato questa mattina nella Sala giunta della Provincia, in via Roma a Salerno, il Progetto integrato per la qualità del comparto turistico Qualità Cetara, alla presenza del sindaco Secondo Squizzato, dell’assessore alla Cultura Angela Speranza, e degli operatori economici del borgo marinaro. Obiettivo del progetto è la “qualità del comparto turistico a Cetara”. Promossa dal Comune di Cetara, in collaborazione con gli operatori del settore turistico operanti sul territorio, l’iniziativa mira a coinvolgere il più ampio numero di operatori appartenenti alle categorie che rappresentano il settore: albergatori, bed and breakfast, gestori di case per vacanze e affittacamere, ristoratori, bar, titolari di attività per charterismo nautico, proprietari di imbarcazioni per l’attività di pescaturismo, gestori di servizi di portualità turistica. “L’approccio sistematico alla gestione del fenomeno turistico è la scelta strategica da fare, non iniziative casuali ma ipotesi di progetto con azioni che concorrono all’obiettivo. La rete turistica obbedisce alla logica dei distretti turistici, noi facciamo un mini-distretto con un collegamento pubblico-privato che è la scelta vincente per il territorio. E’ una esperienza che vogliamo fare per concorrere, insieme a chi fa l’offerta turistica, allo sviluppo locale. Se non si opera insieme, se non si pianificano le scelte, non c’è crescita. Agli operatori economici che aderiranno al progetto qualità, potremmo offrire anche uno sconto del 10% sulla Tosap”, ha dichiarato il sindaco di Cetara, Secondo Squizzato. Per raggiungere gli obiettivi del progetto Qualità Cetara è stato anche siglato un protocollo d’intesa con l’Università degli studi di Salerno, dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione.
Nel corso della presentazione è stato illustrato anche il nuovo logo turistico di Cetara, frutto di un concorso nazionale che ha visto vincitrice l’architetto di origine argentina Antonia Mage. “Il logo sintetizza e comunica i valori che sono associati al nostro territorio. Il suo corretto utilizzo contribuisce a rafforzare la visibilità e la riconoscibilità del marchio, innescando un reciproco trasferimento di valori fra territorio e soggetto utilizzatore. Comunicare anche attraverso l’uso del logo fa parte di un sistema che porta maggiore visibilità al singolo come a tutto il territorio, è un circolo virtuoso in cui i soggetti si promuovono a vicenda”, ha affermato l’assessore alla Cultura, Angela Speranza, prima di illustrare la mappa turistica di Cetara – in versione tascabile - e l’inizio delle manifestazioni natalizie con la “Festa della colatura”.
La “Festa” è arricchita dalla quarta edizione del premio “Ezio Falcone”, dedicato al compianto storico enogastronomico della Costiera amalfitana. Ai fornelli si sfideranno appassionati e conoscitori delle tradizioni marinare e della colatura di alici: food blogger, giornalisti esperti di gastronomia e le massaie cetaresi, naturali depositarie delle autentiche ricette locali. Il termine per l’iscrizione è l’8 dicembre.
Addetto stampa:
Claudia Bonasi
tel. +39 089 761171
fax +39 089 9849397
mobile +39 340 8677002
claudia@puracultura.it
martedì 26 febbraio 2019
Sfondano vetrina nel centro storico
Arechi blindato per il derby
Stadio Arechi blindato per il derby tra Salernitana ed Avellino in programma domani e che si giocherà davanti a 25 mila spettatori. Le forze dell’ordine sono al lavoro da tempo per prevenire ogni contatto tra le due tifoserie ed eventuali incidenti prima, durante e dopo il derby. Unlavoro certosino e meticoloso quello della Questura di Salerno. Il Questore Anzalone ed il capo della Squadra Mobile De Salvo hanno valutato ogni cosa. Potenziati il numero di agenti, quello degli steward, le telecamere a circuito chiuso, le zone di filtraggio e prefiltraggio. Installati pure i container che delimiteranno il settore ospiti. Previsto anche un elicottero che sorvolerà la zona dello stadio prima,durante e dopo il match.
I containers di sbarramento sono stati posizionati tra curva Nord e Distinti e tra settore ospiti e tribuna. Cambiata anche la la viabilità intorno lo stadio – i tifosi granata devono accedere dalla strada lato mare, via Allende, e poi raggiungere tribuna, curva Sud o Distinti, e sono sopraggiunte nelle ultime ore ulteriori prescrizioni e integrazioni della Questura, recepite dal Comune di Salerno che ha diffuso una nota: «L’ultima corsa della navetta dal centro verso lo Stadio Arechi sarà effettuata alle ore 14 e non, come precedentemente comunicato, alle ore 15.
Le corse, nel percorso di ritorno dalla zona dello Stadio Arechi, partiranno da via Generale Clark (nei pressi del Novotel) e non, come precedentemente annunciato dal termine di via Leucosia.
È stata individuata una ulteriore area di parcheggio all’interno di un’area privata in prossimità di via Agostino Di Bartolomei. Il Comune invita i tifosi a raggiungere lo stadio con largo anticipo e ad utilizzare, per quanto possibile, i mezzi pubblici”. Analogo invito è stato rivolto dalla Salernitana attraverso il sito ufficiale.
Il club granata ha fatto appello al buon senso e alla correttezza del comportamento. Il Viminale, infatti, è stato esplicito: al primo intoppo, divieto di trasferta e curva chiusa. I pullman allestiti ad Avellino sono 25: il concentramento è fissato domattina allo stadio Partenio e poi saranno presi in consegna dalle forze dell’ordine. Sospese le corse della Metropolitana.
Redazione SalernoNews24A Palazzo di Città progetti di riuso del patrimonio culturale
Mercoledì 27 febbraio, dalle ore 9.30 alle 15.30, presso la Sala del Gonfalone di Palazzo di Città (via Roma, Salerno), il progetto Horizon 2020 CLIC - Circular models Leveraging Investments in Cultural heritage adaptive reuse (www.clicproject.eu) - organizza il secondo incontro delle Heritage Innovation Partnership a Salerno, sul tema della 'governance' nei progetti di riuso del patrimonio culturale.
L’IRISS CNR e il Comune di Salerno accompagneranno gli stakeholder locali in un percorso guidato per l'individuazione delle modalità e dei criteri attraverso cui selezionare i nuovi usi e i progetti di riuso del patrimonio culturale, in linea con i principi dell'economia circolare.
L'incontro fa parte di una serie di azioni di coinvolgimento nell'ambito del progetto CLIC, che porteranno il gruppo degli stakeholder a co-elaborare un Piano di Azione Locale per il riuso del patrimonio culturale di Salerno nella prospettiva dell'economia circolare e del modello di 'città circolare'.
Al saluto istituzionale del sindaco Vincenzo Napoli e all’introduzione ai lavori del dott. Raffaele Lupacchini, dirigente del Servizio Studi e Programmazione Risorse Comunitarie del Comune di Salerno, seguiranno gli interventi del prof. Luigi Fusco Girard sul modello di città circolare, e di Daniela Buonanno (Assessorato all’Urbanistica e Beni Comuni del Comune di Napoli) sull'esperienza di co-progettazione per la costruzione di un Piano di Azione Locale per l'ex-Ospedale Militare di Napoli nell'ambito del progetto europeo URBACT Second Chance. Inoltre, sarà presente Banca Etica, con il dott. Giuseppe Sottile, che illustrerà le iniziative di Banca Etica per il supporto ai progetti virtuosi in grado di generare positivi impatti sociali e i criteri di selezione dei progetti stessi.
L'istituto IRISS CNR e il Comune di Salerno illustreranno quindi i primi risultati della mappatura dei beni culturali in abbandono nella città di Salerno e condurranno il workshop sul tema della governance nei progetti di riuso.
Redazione SalernoNews24.it
Fotografia dell'Arch. Daniele Magliano
A Palazzo di Città progetti di riuso del patrimonio culturale
Mercoledì 27 febbraio, dalle ore 9.30 alle 15.30, presso la Sala del Gonfalone di Palazzo di Città (via Roma, Salerno), il progetto Horizon 2020 CLIC - Circular models Leveraging Investments in Cultural heritage adaptive reuse (www.clicproject.eu) - organizza il secondo incontro delle Heritage Innovation Partnership a Salerno, sul tema della 'governance' nei progetti di riuso del patrimonio culturale.
L’IRISS CNR e il Comune di Salerno accompagneranno gli stakeholder locali in un percorso guidato per l'individuazione delle modalità e dei criteri attraverso cui selezionare i nuovi usi e i progetti di riuso del patrimonio culturale, in linea con i principi dell'economia circolare.
L'incontro fa parte di una serie di azioni di coinvolgimento nell'ambito del progetto CLIC, che porteranno il gruppo degli stakeholder a co-elaborare un Piano di Azione Locale per il riuso del patrimonio culturale di Salerno nella prospettiva dell'economia circolare e del modello di 'città circolare'.
Al saluto istituzionale del sindaco Vincenzo Napoli e all’introduzione ai lavori del dott. Raffaele Lupacchini, dirigente del Servizio Studi e Programmazione Risorse Comunitarie del Comune di Salerno, seguiranno gli interventi del prof. Luigi Fusco Girard sul modello di città circolare, e di Daniela Buonanno (Assessorato all’Urbanistica e Beni Comuni del Comune di Napoli) sull'esperienza di co-progettazione per la costruzione di un Piano di Azione Locale per l'ex-Ospedale Militare di Napoli nell'ambito del progetto europeo URBACT Second Chance. Inoltre, sarà presente Banca Etica, con il dott. Giuseppe Sottile, che illustrerà le iniziative di Banca Etica per il supporto ai progetti virtuosi in grado di generare positivi impatti sociali e i criteri di selezione dei progetti stessi.
L'istituto IRISS CNR e il Comune di Salerno illustreranno quindi i primi risultati della mappatura dei beni culturali in abbandono nella città di Salerno e condurranno il workshop sul tema della governance nei progetti di riuso.
Redazione SalernoNews24.it
Fotografia dell'Arch. Daniele Magliano
Sistema sanitario e innovazione: se ne discute al Teatro d'Ateneo
Convegno organizzato dall’Ordine dei Medici di Salerno-
“L’innovazione possibile” è il tema del convegno, che si svolgerà mercoledì 27 febbraio alle 9, nel Teatro di Ateneo del Campus universitario di Fisciano. L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno mette a confronto economisti, esperti di gestione aziendale, medici, amministratori e docenti universitari, per innescare un proficuo dibattito tra accademici e professionisti sulle dinamiche che, nel prossimo futuro, ispireranno l’innovazione all’interno del sistema pubblico in generale e, in particolare, in quello sanitario.
Dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Università di Salerno, Aurelio Tommasetti, e del Direttore del Dipartimento di Scienze Aziendali - Management & Innovation Systems Vincenzo Loia, i lavori saranno aperti dalla relazione della Direttrice del CIRPA - Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Diritto, Economia e Management della Pubblica Amministrazione dell’ateneo salernitano Paola Adinolfi, sul tema “Il contributo dell’Università al cambiamento nella PA. Un progetto per la sanità”. Seguirà una tavola rotonda, moderata dal giornalista Alessandro Barbano e presieduta dal Magnifico Rettore del Campus Bio-Medico di Roma Raffaele Calabrò. Vi parteciperanno i professori Carlo Cottarelli, Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (“Perché l'Italia non cresce” il tema del suo intervento), Elio Borgonovi, Presidente CeRGAS - Centro di Ricerche sulla Gestione dell'Assistenza Sanitaria e Sociale dell’Università Bocconi di Milano (“Innovazione: un processo multidimensionale nella società frammentata e liquida”) e il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno Giovanni D’Angelo (“Lo scorrere del tempo e l’attesa del futuro”). Conclusioni affidate al professore Calabrò, che parlerà del tema “La persona al centro per una sanità sostenibile”.
Le aziende pubbliche, quelle sanitarie in particolare, sono spesso percepite come organizzazioni burocratiche e farraginose, incapaci di adattare le strutture e le procedure interne ai mutamenti che, sul profilo economico, sociale, tecnologico e politico, caratterizzano il contesto esterno. La crescita delle aspettative della popolazione servita e la transizione verso una knowledge economy che ha le sue radici nel terreno digitale, esigono una rinnovata attenzione verso il tema dell’innovazione, sia sul profilo concettuale che su quello pratico. Facendosi carico di queste aspettative,nell’organizzazione del convegno, l’Ordine dei Medici di Salerno è affiancato, oltre che dall’Università di Salerno, dalla Daosan, la Direzione delle Aziende e delle Organizzazioni Sanitarie.
Sistema sanitario e innovazione: se ne discute al Teatro d'Ateneo
Convegno organizzato dall’Ordine dei Medici di Salerno-
“L’innovazione possibile” è il tema del convegno, che si svolgerà mercoledì 27 febbraio alle 9, nel Teatro di Ateneo del Campus universitario di Fisciano. L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno mette a confronto economisti, esperti di gestione aziendale, medici, amministratori e docenti universitari, per innescare un proficuo dibattito tra accademici e professionisti sulle dinamiche che, nel prossimo futuro, ispireranno l’innovazione all’interno del sistema pubblico in generale e, in particolare, in quello sanitario.
Dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Università di Salerno, Aurelio Tommasetti, e del Direttore del Dipartimento di Scienze Aziendali - Management & Innovation Systems Vincenzo Loia, i lavori saranno aperti dalla relazione della Direttrice del CIRPA - Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Diritto, Economia e Management della Pubblica Amministrazione dell’ateneo salernitano Paola Adinolfi, sul tema “Il contributo dell’Università al cambiamento nella PA. Un progetto per la sanità”. Seguirà una tavola rotonda, moderata dal giornalista Alessandro Barbano e presieduta dal Magnifico Rettore del Campus Bio-Medico di Roma Raffaele Calabrò. Vi parteciperanno i professori Carlo Cottarelli, Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (“Perché l'Italia non cresce” il tema del suo intervento), Elio Borgonovi, Presidente CeRGAS - Centro di Ricerche sulla Gestione dell'Assistenza Sanitaria e Sociale dell’Università Bocconi di Milano (“Innovazione: un processo multidimensionale nella società frammentata e liquida”) e il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno Giovanni D’Angelo (“Lo scorrere del tempo e l’attesa del futuro”). Conclusioni affidate al professore Calabrò, che parlerà del tema “La persona al centro per una sanità sostenibile”.
Le aziende pubbliche, quelle sanitarie in particolare, sono spesso percepite come organizzazioni burocratiche e farraginose, incapaci di adattare le strutture e le procedure interne ai mutamenti che, sul profilo economico, sociale, tecnologico e politico, caratterizzano il contesto esterno. La crescita delle aspettative della popolazione servita e la transizione verso una knowledge economy che ha le sue radici nel terreno digitale, esigono una rinnovata attenzione verso il tema dell’innovazione, sia sul profilo concettuale che su quello pratico. Facendosi carico di queste aspettative,nell’organizzazione del convegno, l’Ordine dei Medici di Salerno è affiancato, oltre che dall’Università di Salerno, dalla Daosan, la Direzione delle Aziende e delle Organizzazioni Sanitarie.
lunedì 25 febbraio 2019
Palazzo Barone Vassallo
B&B Palazzo Barone Vassallo
Il Castello
Via Camillo Benso Conte di Cavour 90
84070 Stella Cilento, Italia
Redazione SalernoNews24Cristea, sogno granata finito: società non lo convoca per la terza fase del ritiro
Cristea, sei fuori. E’ toccato ad Angelo Fabiani l’ingrato compito di comunicare all’attaccante romeno la fine dell’avventura in granata. Malgrado il recente rinnovo contrattuale (un anno più opzione per il successivo), il bomber ex Steaua Bucarest non vestirà la maglia della Salernitana la prossima stagione. La società ha comunicato a Cristea di non presentarsi per la terza fase del ritiro a Cascia, anticamera d’una ormai inevitabile cessione. Alla base della scelta il giudizio tecnico negativo da parte di Vincenzo Torrente che nel ruolo di centravanti ha richiesto a Fabiani e Lotito calciatori con caratteristiche tattiche diverse. Al momento la Salernitana ha due punte centrali in organico (Eusepi e Calil, quest’ultimo per la verità quasi mai impiegato da centravanti) più il giovane Martiniello, rientrato regolarmente in Umbria al seguito della prima squadra. Cristea ha accettato con grande amarezza la decisione, convinto di potersi tranquillamente giocare le sue chance anche in cadetteria. In ritiro, peraltro, s’era ben disimpegnato nonostante qualche piccolo acciacco fisico dovuto agli ingenti carichi di lavoro sopportati. Sulle sue tracce Arezzo e Paganese, società “amiche” della Salernitana. Vale la pena ricordare che pur di continuare ad inseguire il sogno granata, Cristea aveva gentilmente declinato le insistenti lusinghe di diverse società del campionato romeno, alcune delle quali addirittura disputavano le competizioni europee. Arrivato ad inizio febbraio a mercato già concluso, Cristea ha saputo superare lo scetticismo generale, non quello di Leonardo Menichini che lo utilizzò col contagocce. Ad impreziosire la sua breve ma intensa esperienza granata la perla del “Ceravolo”, quando al 95′ regalò alla Salernitana tre punti probabilmente decisivi nella volata promozione. Ora Fabiani va a caccia di un altro centravanti: Maniero o Coda i sogni, nelle retrovie restano Paolucci e Litteri.
Redazione SalernoNews24domenica 24 febbraio 2019
Detenzione di materiale esplosivo e smarrimento di armi: segnalate tre persone
Nella giornata di ieri, sono state segnalate tre persone all’Autorità Giudiziaria, per irregolarità nell’ambito di una specifica attività di verifica della detenzione di armi e materiale esplosivo. In particolare, un cittadino salernitano è stato segnalato per non aver tenuto una condotta diligente nella custodia delle armi. L’uomo ha infatti smarrito due carabine, detenute con regolare licenza. Due cittadini, residenti in un Comune del Vallo di Diano, inoltre, rispettivamente titolare e collaboratore di un deposito di prodotti esplosivi, sono stati segnalati per aver omesso di riportare, sul registro di carico e scarico di prodotti esplosivi, la cessione di kg. 13.413 di materiale attivo contenuto in artifizi pirotecnici. Sono stati segnalati anche per aver detenuto prodotti esplosivi, privi del riconoscimento ministeriale e prodotti esplosivi, con marchi di produzione industriale contraffatti .Il titolare del deposito è stato segnalato, inoltre, per aver omesso di redigere il documento di valutazione dei rischi per il personale impiegato nel deposito di prodotti esplosivi, di cui è titolare. Nella circostanza, gli agenti della Polizia di Stato hanno proceduto al sequestro di circa 50 kg di prodotti esplodenti illegali.
Redazione SalernoNews24
Si è conclusa la 45esima edizione del Giffoni Film Festival
26 luglio 2015
3600 giurati, tra entusiasmo ed emozioni hanno decretato i vincitori
3.600 giurati del Giffoni Film Festival hanno decreteto i vincitori della 45esima edizione del Giffono Film Festival, denominata
Carpe Diem con i premi ufficiali Gryphon Award. Nell’ambito della sezione lungometraggi +6, il premio per il miglior film è stato vinto dall'italiano "Grotto" di Micol Pallucca, al secondo posto "The amazing Wiplala" dell'olandese Tim Ollehoek; nella sezione +10 ha vinto il belga "Labyrinthus" di Douglas Boswell, al secondo posto il danese "The shamer's daughter" di Kenneth Kains; nella sezione +13 vittoria per il tedesco "Sanctuary" di Marc Brummond, al secondo posto il norvegese "Beatles" di Peter Flinth; nella sezione +16 vittoria per l'americano "All the wilderness" di Michael Johnson, al secondo posto "Standing Tall" della francese Emmanuelle Bercot; nella sezione +18 Gryphon Award per "Coin Locker Girl" di Han Jun-Hee seguito da "Gabriel" dell'americano Lou Howe. Per la sezione Gex Doc, vittoria per l'italiano "Forever stars" di Mimmo Verdesca, secondo posto per il canadese "All the time in the world" di Suzanne Crocker. Nella sezione cortometraggi, riservata ai bambini con più di tre anni, ha vinto il francese "Captain Fish" di John Banana, il ceco "The wish fish" di Karel Janak si è aggiudicato la sezione +6 mentre al secondo posto si è classificato il tedesco "The present" di Jacob Frey; nella sezione +10 ha vinto l'americano"The red hunter" di Alvaro Ron, secondo classificato l'italiano "Two left feet" di Isabella Salvetti; nella sezione +18 (animazione) premi russi per "About a mother" di Dina Velikovskaya seguito da "My grandfather was a cherry tree" di Olga e Tatiana Polietkova mentre nella +18 (fiction) premi per l'italiano "Point of view" di Matteo Petrelli seguito dal danese "Lukas & The Aspies" di Anders Gustafsson.
Tra i premi speciali, nella sezione +3 l'italiano "The Mods" di Alessandro Portincasa e Antonio Padovan ha vinto il "Giotto super Be'Be'", nella +10 il Bambino Gesù Hospital Award è andato a "Birds of passage" del francese Oliver Ringer, nella +13 il coreano "Thread of lies"di Lee Han porta a casa il riconoscimento dei Cinecircoli giovanili socioculturali, nella +16 il francese "Young Tiger" di Cyprien Vial si aggiudica il Don Bosco Educational Award mentre l'inglese "The falling" di Carol Morley ha vinto il British Film Institute Certificate, nella +18 i francesi "Beach flags" e "Fatima" vincono l'Amnesty International Award. Nella sezione Gex Doc, infine, il canadese "All the time in the world" ha vinto il Grifone di alluminio e il Premio Cial per l'ambiente. Vincono i film, vince la regia, la fotografia, i contenuti che rendono bello un film, ma al Giffoni Film Festival vincono sempre i giurati, dai più piccoli ai più grandi, uniti in questi giorni, felici di esserci, entusiasti, motivati, appassionati.
Claudia Izzo
sabato 23 febbraio 2019
Cava de' Tirreni: arrestata una donna per furto grazie al Viasat
Nella serata di ieri, la Polizia presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cava de’ Tirreni ha tratto in arresto una donna, P.E., di 42 anni, residente a Terzigno (NA), per furto,in flagranza di reato. Poco prima la donna, forse con la complicità di altre persone, aveva rubato, a Salerno, in Piazza Casalbore un’autovettura, Fiat Punto, dotata di sistema antifurto satellitare Viasat. Questo era stato rimosso mediante sostituzione della centralina, nei pressi di Cava de’ Tirreni. Nel frattempo, il proprietario del veicolo aveva ricevuto da Viasat il messaggio di avvertimento relativo allo spostamento anomalo dell’autovettura, ed aveva immediatamente provveduto a chiamare il numero di emergenza “112, per denunciarne il furto. Prontamente, i poliziotti del Commissariato di Cava de’ Tirreni, dopo aver monitorato gli spostamenti del veicolo tramite il sistema satellitare, sono riusciti a bloccare l’automobile rubata, con l’autrice del furto alla guida, in Corso Principe Amedeo, in pieno centro cittadino.All’interno della vettura i poliziotti hanno trovato e sequestrato diversi arnesi atti allo scasso e due centraline elettroniche per autovetture. Gli agenti, inoltre, hanno accertato che P. E. era sprovvista di patente di guida.La donna è stata pertanto arrestata per furto aggravato, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, ricettazione di due centraline modificate e guida senza patente, ed è stata posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per essere sottoposta a rito direttissimo.L’automobile è stata successivamente restituita al legittimo proprietario.Sono in corso indagini da parte dei poliziotti cavesi per individuare eventuali altri complici.
Redazione SalernoNews24Nuove ambulanze per i presidi ospedalieri dell'ASL Salerno e nascita di un innovativo polo per gli...
Il polo è ispirato ai più innovativi modelli europei per l'assistenza e la cura dei giovani pazienti
Venerdì 10 luglio alle ore 10.30 presso il Distretto di Salerno – Viale Kennedy (Pastena) il Direttore Generale Dr. Antonio Squillante provvederà alla consegna di tre autoambulanze di “tipo A” per soccorso avanzato da destinare ai Presidi Ospedalieri di Nocera – Pagani, Sarno e Battipaglia del valore di € 250.000.
A seguito della riorganizzazione del Servizio Trasporto Infermi (STI) effettuata nel luglio 2014, onde uniformare in tutta l’Azienda il trasporto secondario e garantire ad ogni Presidio Ospedaliero Autoambulanze di tipo A per soccorso avanzato, con rianimatore a bordo, oltre che autoambulanze di tipo B, medicalizzabili all’occorrenza, è stato necessario rinnovare il parco autoambulanze con l’acquisto di tre autombulanze. Sono stati adeguati così i Presidi Ospedalieri di Nocera Pagani – Sarno e Battipaglia ai più moderni ed elevati standard qualitativi e di sicurezza. Le tre ambulanze si aggiungano ad un’altra già assegnata al PO di Vallo e ad un’ ulteriore ambulanza che sarà prossimante consegnata al PO di Sapri.
Il Direttore Generale in merito dichiara: “anche se con gradualità stiamo provvedendo a rinnovare completamente il parco dei mezzi di soccorso dell’Azienda con l’acquisto di autoambulanze attrezzate e moderne, adeguate per garantire ai cittadini/utenti prestazioni sanitarie di soccorso avanzato, rapide ed efficienti, in linea con quanto previsto dalla normativa vigente, assicurando a tutta la cittadinanza un servizio di qualità che rappresenta la vera mission di un Presidio Ospedaliero”.
Alle 11.30 seguirà la visita del Direttore Generale Dott. Antonio Squillante al nuovo «Polo Adolescenti ESORDI” per la cura e la riabilitazione dei disturbi legati alla fascia adolescenziale e dei giovani adulti.
Il Polo attivato presso la struttura di Salute Mentale di Via Martin Luther King a Mariconda e diretto dal Dott. Walter di Munzio, attuale direttore dell’area Centro del DSM, ingloba il disagio giovanile, la depressione, i disturbi alimentari, tutte patologie in forte crescita. Si punta a diverse articolazioni altamente specializzate: settore terapeutico riabilitativo residenziale con l’attribuzione di sei posti letto attivati in h24 per l’assistenza ai giovani pazienti con la partecipazione attiva delle famiglie che contribuiscono intensamente sia alla fase assistenziale che terapeutica; oltre all’attività di ricovero vero e proprio viene organizzato un Centro Diurno dove in collaborazione con la rete sociale esistente sul territorio (Comune, Piani di Zona e Associazioni) viene preso in carico, per una sola parte della giornata, il paziente abbisognevole di assistenza.
Ginnastica Salerno a Busto Arsizio per la prima di campionato
Salernonews24.it- Sport-È tutto pronto al PalaYamamay di Busto Arsizio dove domani scenderanno in pedana per la prima prova del Campionato Italiano di Ginnastica Artistica maschile e femminile di Serie A1, A2 e B gli atleti di Ginnastica Salerno.
Il grande evento, che apre la stagione 2019 della ginnastica artistica italiana, sarà l’occasione per vedere all’opera i migliori ginnasti e ginnaste italiani tra cui i Campioni d’Italia in carica di Ginnastica Salerno.
Il grande evento è strutturato su due giornate di gara, sabato 23 e domenica 24 Febbraio, e darà il via alle celebrazioni per il 150° anniversario della fondazione della Federazione Ginnastica d’Italia.
I ragazzi di Ginnastica Salerno avvieranno la gara domani domenica 24 alle 9.30 con la Serie A2 per la femminile, mentre dalle 14.30 c’è la prova di Serie A1 per la maschile.
Presenti 72 società sportive con 36 squadre, quindi circa 500 atleti, pronti ad affrontarsi per conquistare quei punti preziosi che porteranno alla conquista dello scudetto.
La prova prevede sei esercizi maschili (corpo libero, cavallo con maniglie, anelli, volteggio, parallele e sbarra) e quattro femminili (volteggio, parallele, trave e corpo libero).
Redazione SalernoNews24.it
Ginnastica Salerno a Busto Arsizio per la prima di campionato
Salernonews24.it- Sport-È tutto pronto al PalaYamamay di Busto Arsizio dove domani scenderanno in pedana per la prima prova del Campionato Italiano di Ginnastica Artistica maschile e femminile di Serie A1, A2 e B gli atleti di Ginnastica Salerno.
Il grande evento, che apre la stagione 2019 della ginnastica artistica italiana, sarà l’occasione per vedere all’opera i migliori ginnasti e ginnaste italiani tra cui i Campioni d’Italia in carica di Ginnastica Salerno.
Il grande evento è strutturato su due giornate di gara, sabato 23 e domenica 24 Febbraio, e darà il via alle celebrazioni per il 150° anniversario della fondazione della Federazione Ginnastica d’Italia.
I ragazzi di Ginnastica Salerno avvieranno la gara domani domenica 24 alle 9.30 con la Serie A2 per la femminile, mentre dalle 14.30 c’è la prova di Serie A1 per la maschile.
Presenti 72 società sportive con 36 squadre, quindi circa 500 atleti, pronti ad affrontarsi per conquistare quei punti preziosi che porteranno alla conquista dello scudetto.
La prova prevede sei esercizi maschili (corpo libero, cavallo con maniglie, anelli, volteggio, parallele e sbarra) e quattro femminili (volteggio, parallele, trave e corpo libero).
Redazione SalernoNews24.it