lunedì 31 dicembre 2018

Polizia: 3 arresti in flagranza di reato per rissa alla Stazione FS.

Polizia: 3 arresti in flagranza di reato per rissa alla Stazione FS. http://www.salernonews24.com/cronaca/polizia-3-arresti-in-flagranza-di-reato-per-rissa-alla-stazione-fs/ La Polizia stamane, ha arrestato, in flagranza di reato, per rissa aggravata tre cittadini rumeni, rispettivamente di 44, 47 e 29 anni.
La rissa è scoppiata, verosimilmente per futili motivi, nella Stazione ferroviaria di Salerno, alla presenza di numerosi viaggiatori.
In particolare, intorno alle ore 07,30, i poliziotti hanno notato, nei pressi del binario tronco lato Nocera Inferiore, due donne e due uomini che, armati di coltello a serramanico e brandendo bottiglie rotte, si affrontavano ferocemente senza curarsi degli astanti. Intervenendo tempestivamente, anche con l’aiuto di un graduato dell’Esercito libero dal servizio, sono riusciti a bloccare tre dei contendenti, mentre una delle due donne coinvolte, approfittando della folla dei passeggeri che scendeva dal treno, è riuscita a far perdere le proprie tracce.
Per tutti e tre gli arrestati, due uomini e una donna senza fissa dimora, sarà celebrato nelle prossime ore il rito direttissimo.





Redazione SalernoNews24

Unisa: Santa Messa per l’inaugurazione del nuovo anno accademico.

Unisa: Santa Messa per l’inaugurazione del nuovo anno accademico. http://www.salernonews24.com/universita/unisa-santa-messa-per-linaugurazione-del-nuovo-anno-accademico/ Questa mattina presso la Cappella universitaria del campus di Fisciano è stata celebrata la Santa Messa per l’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università di Salerno. Studenti, docenti e personale di Ateneo hanno partecipato all’appuntamento annuale, ormai tradizionale per la comunità Unisa.

Portando il Suo saluto a tutti i partecipanti alla celebrazione, Sua Eccellenza Monsignor Luigi Moretti, Arcivescovo Metropolita di Salerno-Campagna-Acerno, rivolgendosi agli studenti ha dichiarato: “Ogni anno questo giorno si conferma come un bel momento per la vostra avventura scolastica, un giorno simbolico per la vita che rinasce e si rinnova. Desidero invitare tutti i giovani studenti di questa Università a considerare la vita universitaria come un’occasione unica e meravigliosa per spendere al meglio delle proprie possibilità i talenti che sono stati loro donati. Colgo l’occasione di questo appuntamento collettivo per lanciare all’Ateneo la proposta di Università come uno dei luoghi giubilari, in vista del prossimo Giubileo straordinario” – ha concluso S.E. Mons. Moretti.
“Il nostro Ateneo proprio con il nuovo anno accademico ha visto crescere la sua comunità di iscritti in maniera considerevole – ha dichiarato per l’occasione il Rettore Tommasetti. Sottolineo questo dato per esprimere in questa giornata augurale, il forte senso di responsabilità che, come Università e come comunità, avvertiamo verso gli studenti e le loro famiglie, che scelgono il nostro Ateneo per il futuro percorso di studio e di vita. Raccolgo con grande favore la richiesta di Sua Eccellenza ad ospitare nel nostro campus un evento culturale del prossimo Giubileo straordinario, ma soprattutto dichiaro la piena disponibilità dell’Ateneo ad immaginare insieme un evento che coinvolga in modo particolare i nostri giovani, che sono il nostro punto di riferimento, la nostra grande forza” – conclude il Rettore. Redazione SalernoNews24

Uno sguardo al 2018 ed un sorriso al 2019

Uno sguardo al 2018 ed un sorriso al 2019 http://www.salernonews24.com/cronaca/uno-sguardo-al-2018-ed-un-sorriso-al-2019/ 2018- di Claudia Izzo-

Un anno intenso, come tanti, pieno di eventi, come è giusto che sia...

Un 2018 con il nuovo governo gialloverde guidato da 5 Stelle e Lega, con Conte Premier, un anno con i francesi campioni del mondo ai Mondiali di Calcio, con 45 morti pianti a Genova per il crollo del Ponte Morandi dove sono stati inghiottiti uomini e veicoli. Un anno di protesta con i gilet gialli in marcia contro il governo Macron. L'Italia ha pianto i  morti della discoteca di Corinaldo, vicino Ancona, dove 5 ragazzi ed una donna sono morti a causa della calca scatenata da uno spray al peperoncino spruzzato in  attesa del concerto di Sfera Ebbasta, rapper dai testi fin troppo espliciti ed opinabilissimi.

Un anno doloroso per questo Natale di sangue a Strasburgo dove un ragazzo della nostra meglio gioventù , Antonio Megalizzi, 28 anni e tanta passione per il giornalismo, la radio e l'Europa, muore a causa dell'abile mira di un suo coetaneo appartenente all'estremismo islamico. Il tanto agognato tesserino da giornalista giunge così nelle mani della madre addolorata.

E' l'anno della morte di Dolores O' Riordan, leader dei Cranberries, trovata morta nella vasca da bagno di un hotel londinese.  Al 68esimo Festival di Sanremo vincono Ermal Meta e Fabrizio Moro con "Non mi avete fatto niente", inneggiando alla vita che continua al di là del terrore seminato dall' ISIS nel mondo. Addio a Fabrizio Frizzi, il volto televisivo ricco di grazia e bontà, al grande regista  Ermanno Olmi, al dj svedese Avicii suicidatosi a 28 anni tagliandosi i polsi. Intanto fiori d'arancio per le nozze di Meghan Markle con il principe Hanry: quando l'amore si corona in chiesa nonostante il precedente divorzio di lei, ma i reali inglesi, si sa, per amore, son disposti persino a perdere la corona.

E' in questo 2018 che muore il regista Carlo Vanzina, il mitico Charles Aznavour, che sembrava davvero immortale, lui che ha saputo cantare l'amore in sette lingue ed ha venduto oltre 300 milioni di dischi. Anche la fantasia ha pianto i suoi morti, come Stan Lee, il padre di Superman. E con la sua morte ha continuato a sconvolgere, come il suo "Ultimo tango a Parigi",  Bernardo Bertolucci.

Intanto tanta pubblicità su ogni tipo di media per il matrimonio di una influencer ed un rapper: Chiara Ferragni e Fedez dal kitsch al successo assoluto con il loro piccolo Leone, affollando di foto il web con ogni secondo della loro esistenza.

Il 2018 ci ha portato via la poliedrica e scandalosa Marina Ripa di Meana, Sergio Marchionne, l'astrofisico Stephen Hawking che ha lottato contro tutto, fino alla fine.

Un nuovo anno da raccontare inizia.

Auguri a tutti i colleghi, perchè raccontare tutto ciò che avviene, che cambia, che ci sconvolge o ci riempie di gioia, ciò che va cambiato, ciò in cui si spera, resta, a mio avviso, sempre il mestiere più bello del mondo.

In alto i calici...

Uno sguardo al 2018 ed un sorriso al 2019

Uno sguardo al 2018 ed un sorriso al 2019 http://www.salernonews24.com/cronaca/uno-sguardo-al-2018-ed-un-sorriso-al-2019/ 2018- di Claudia Izzo-

Un anno intenso, come tanti, pieno di eventi, come è giusto che sia...

Un 2018 con il nuovo governo gialloverde guidato da 5 Stelle e Lega, con Conte Premier, un anno con i francesi campioni del mondo ai Mondiali di Calcio, con 45 morti pianti a Genova per il crollo del Ponte Morandi dove sono stati inghiottiti uomini e veicoli. Un anno di protesta con i gilet gialli in marcia contro il governo Macron. L'Italia ha pianto i  morti della discoteca di Corinaldo, vicino Ancona, dove 5 ragazzi ed una donna sono morti a causa della calca scatenata da uno spray al peperoncino spruzzato in  attesa del concerto di Sfera Ebbasta, rapper dai testi fin troppo espliciti ed opinabilissimi.

Un anno doloroso per questo Natale di sangue a Strasburgo dove un ragazzo della nostra meglio gioventù , Antonio Megalizzi, 28 anni e tanta passione per il giornalismo, la radio e l'Europa, muore a causa dell'abile mira di un suo coetaneo appartenente all'estremismo islamico. Il tanto agognato tesserino da giornalista giunge così nelle mani della madre addolorata.

E' l'anno della morte di Dolores O' Riordan, leader dei Cranberries, trovata morta nella vasca da bagno di un hotel londinese.  Al 68esimo Festival di Sanremo vincono Ermal Meta e Fabrizio Moro con "Non mi avete fatto niente", inneggiando alla vita che continua al di là del terrore seminato dall' ISIS nel mondo. Addio a Fabrizio Frizzi, il volto televisivo ricco di grazia e bontà, al grande regista  Ermanno Olmi, al dj svedese Avicii suicidatosi a 28 anni tagliandosi i polsi. Intanto fiori d'arancio per le nozze di Meghan Markle con il principe Hanry: quando l'amore si corona in chiesa nonostante il precedente divorzio di lei, ma i reali inglesi, si sa, per amore, son disposti persino a perdere la corona.

E' in questo 2018 che muore il regista Carlo Vanzina, il mitico Charles Aznavour, che sembrava davvero immortale, lui che ha saputo cantare l'amore in sette lingue ed ha venduto oltre 300 milioni di dischi. Anche la fantasia ha pianto i suoi morti, come Stan Lee, il padre di Superman. E con la sua morte ha continuato a sconvolgere, come il suo "Ultimo tango a Parigi",  Bernardo Bertolucci.

Intanto tanta pubblicità su ogni tipo di media per il matrimonio di una influencer ed un rapper: Chiara Ferragni e Fedez dal kitsch al successo assoluto con il loro piccolo Leone, affollando di foto il web con ogni secondo della loro esistenza.

Il 2018 ci ha portato via la poliedrica e scandalosa Marina Ripa di Meana, Sergio Marchionne, l'astrofisico Stephen Hawking che ha lottato contro tutto, fino alla fine.

Un nuovo anno da raccontare inizia.

Auguri a tutti i colleghi, perchè raccontare tutto ciò che avviene, che cambia, che ci sconvolge o ci riempie di gioia, ciò che va cambiato, ciò in cui si spera, resta, a mio avviso, sempre il mestiere più bello del mondo.

In alto i calici...

A Salerno il Capodanno è in Piazza Amendola con Clementino e Gazzè

A Salerno il Capodanno è in Piazza Amendola con Clementino e Gazzè http://www.salernonews24.com/cronaca/a-salerno-il-capodanno-e-in-piazza-amendola-con-clementino-e-gazze/  


Capodanno in Piazza a Salerno - Lunedi 31 dicembre  Piazza Amendola

Ore 21.30 Clementino
Ore 22.30 Max Gazzè
Ore 00.05 Fuochi pirotecnici

Dispositivo di traffico
In occasione del Capodanno in Piazza saranno adottati i seguenti provvedimenti. E' istituito il divieto di transito dalle ore 16.00 del 31 dicembre e sino al termine della manifestazione, nonché il divieto di sosta e fermata con rimozione forzata per tutti i veicoli su ambo i lati della carreggiata, ad iniziare dalle ore 11.00 del giorno stessi, sulle seguenti strade cittadine:

Via Roma (tratto compreso tra Via Duomo e Piazza Luciani), via Cavaselice, Via Santa Lucia (tratto compreso tra Via Roma e Lungomare Trieste), Via Porta di Mare (tratto compreso tra Via Giovanni da Procida e Lungomare Trieste), traversa Regina Costanza, traversa Giuseppe Verdi, Via Sandro Pertini, Piazza Umberto I, Lungomare Trieste (tratto compreso tra Piazza Umberto I e Piazza Cavour).

In Piazza Cavour è istituito il divieto di sosta e fermata con rimozione forzata per tutti i veicoli su ambo i lati della carreggiata, ad iniziare dalle ore 11.00. In Via Lista e via Luigi Centola è il divieto di sosta e fermata con rimozione forzata per tutti i veicoli su ambo i lati della carreggiata, ad iniziare dalle ore 11.00 ed è istituito il transito con direzione mare-monte dalle ore 16.00.

Metropolitana di Salerno - Corse straordinarie
Per agevolare l'afflusso di cittadini e turisti alla manifestazione, il servizio della metropolitana di Salerno sarà attivo fino alla fine del concerto. Le ultime corse previste sono alle ore 1.05 da Salerno Centrale ad Arechi e alle ore 1.35 da Arechi a Salerno Centrale.

A Salerno il Capodanno è in Piazza Amendola con Clementino e Gazzè

A Salerno il Capodanno è in Piazza Amendola con Clementino e Gazzè http://www.salernonews24.com/cronaca/a-salerno-il-capodanno-e-in-piazza-amendola-con-clementino-e-gazze/  
Capodanno in Piazza a Salerno - Lunedi 31 dicembre  Piazza Amendola

Ore 21.30 Clementino
Ore 22.30 Max Gazzè
Ore 00.05 Fuochi pirotecnici

Dispositivo di traffico
In occasione del Capodanno in Piazza saranno adottati i seguenti provvedimenti. E' istituito il divieto di transito dalle ore 16.00 del 31 dicembre e sino al termine della manifestazione, nonché il divieto di sosta e fermata con rimozione forzata per tutti i veicoli su ambo i lati della carreggiata, ad iniziare dalle ore 11.00 del giorno stessi, sulle seguenti strade cittadine:

Via Roma (tratto compreso tra Via Duomo e Piazza Luciani), via Cavaselice, Via Santa Lucia (tratto compreso tra Via Roma e Lungomare Trieste), Via Porta di Mare (tratto compreso tra Via Giovanni da Procida e Lungomare Trieste), traversa Regina Costanza, traversa Giuseppe Verdi, Via Sandro Pertini, Piazza Umberto I, Lungomare Trieste (tratto compreso tra Piazza Umberto I e Piazza Cavour).

In Piazza Cavour è istituito il divieto di sosta e fermata con rimozione forzata per tutti i veicoli su ambo i lati della carreggiata, ad iniziare dalle ore 11.00. In Via Lista e via Luigi Centola è il divieto di sosta e fermata con rimozione forzata per tutti i veicoli su ambo i lati della carreggiata, ad iniziare dalle ore 11.00 ed è istituito il transito con direzione mare-monte dalle ore 16.00.

Metropolitana di Salerno - Corse straordinarie
Per agevolare l'afflusso di cittadini e turisti alla manifestazione, il servizio della metropolitana di Salerno sarà attivo fino alla fine del concerto. Le ultime corse previste sono alle ore 1.05 da Salerno Centrale ad Arechi e alle ore 1.35 da Arechi a Salerno Centrale.

domenica 30 dicembre 2018

Polizia: quattro arresti per reati contro il patrimonio.

Polizia: quattro arresti per reati contro il patrimonio. https://www.salernonews24.com/cronaca/4045-2/ Sono quattro le persone che ieri sono state deferite all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà nell’ambito dei servizi di controllo sul territorio provinciale per contrastare i reati contro la persona ed il patrimonio. Personale della Sezione Volanti della Questura di Salerno ha infatti fermato un giovane 22enne, a bordo di un ciclomotore, accertando che lo stesso era alla guida sprovvisto di patente. Per tale motivo il giovane è stato denunciato per guida senza patente.
A Nocera Inferiore, poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza hanno denunciato un uomo di 50 anni ed una donna 47 per evasione. I due sono attualmente detenuti in regime di arresti domiciliari.
Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cava de’ Tirreni nel corso di un intervento hanno accertato che un 41enne, ivi residente, aveva manomesso l’impianto elettrico della sua abitazione in modo da poter fruire di energia elettrica, senza pagarla. L’uomo è stato pertanto denunciato per furto aggravato di energia elettrica.





Redazione SalernoNews24

L'Ateneo salernitano esprime solidarietà alla città di Benevento ed alla sua Università

L'Ateneo salernitano esprime solidarietà alla città di Benevento ed alla sua Università https://www.salernonews24.com/universita/lateneo-salernitano-esprime-solidarieta-alla-citta-di-benevento-ed-alla-sua-universita/
“Benevento deve ripartire dall’Università”. Con queste parole il Rettore Aurelio Tommasetti esprime, a nome di tutta la comunità accademica e studentesca dell’Università di Salerno, grande vicinanza e solidarietà verso la città di Benevento, i suoi abitanti, le sue scuole e la sua Università, colpiti in questi giorni dall’ondata di maltempo che sta interessando tutta la Campania.
A seguito della nuova allerta meteo emanata dalla Protezione Civile, a causa del perdurare della situazione di allarme cittadino, tutte le attività didattiche dell’Università del Sannio sono state sospese anche per la giornata odierna. Uguale situazione di arresto per le scuole della città che rimangono chiuse in questi giorni. Anche i mezzi pubblici cittadini sono stati parzialmente ritirati per evitare intralcio alla circolazione dei mezzi di soccorso.
“Sappiamo che le autorità locali stanno collaborando, con forte impegno e tenacia, per velocizzare il ripristino delle strutture e degli ambienti, nonché la pulizia delle vie principali della città, al fine di consentire alle migliaia di studenti di tornare a seguire i propri corsi e le proprie lezioni - continua il Rettore Tommasetti. La nostra vicinanza va alla città tutta di Benevento, alla popolazione colpita dal disastro, alle famiglie evacuate e in particolare agli studenti delle scuole del territorio attualmente bloccate nell’erogazione dei loro servizi. Come Università e come comunità, assicuriamo il massimo impegno a sostegno e supporto degli studenti della vicina Benevento. A tal proposito, voglio esprimere un messaggio di grande ammirazione e stima verso i giovani universitari di UniSannio, che in queste ore sono scesi in strada per aiutare e supportare il personale a lavoro nelle operazioni di ripristino della normalità. Questo dato è una chiara conferma dell’alto senso civico degli studenti beneventani e delle loro famiglie. All’amico Rettore Filippo de Rossi e a tutta la comunità universitaria sannita, con i suoi 8000 studenti e 200 docenti, voglio riconfermare la nostra totale disponibilità a collaborare per il ripristino della regolare vita universitaria e studentesca. Siamo sicuri che l’Università del Sannio e, con essa, tutte le scuole della città, sapranno rialzarsi e ripartire da questo tragico evento con ancora più forza e determinazione, incitati soprattutto da quello spirito collaborativo e proattivo che da sempre li contraddistingue, con l’obiettivo unanime di garantire alla propria cittadinanza e ai propri giovani l’efficienza di strutture e servizi finora assicurati, con l’attenzione e la dedizione di sempre”– conclude il Rettore.


Redazione SalernoNews24

Sospensione idrica, in zona via dei Carrai, venerdì 23 ottobre

Sospensione idrica, in zona via dei Carrai, venerdì 23 ottobre https://www.salernonews24.com/cronaca/sospensione-idrica-in-zona-via-dei-carrai-venerdi-23-ottobre/ A causa dei lavori della nuova tubazione idrica realizzata in Via dei Carrai, di collegamento sulla rete principale, Via Wenner, Salerno Sistemi avvisa che si rende necessaria la sospensione idrica Venerdì 23 ottobre dalle ore 9,00 alle ore 18,00 alle seguenti strade e traverse limitrofe:
- Via Wenner -tratto compreso tra nn. civici 73 e 44 (altezza rotatoria ad angolo con Via A. Amato) e Lungomare Allende
- Via Dei Carrari
- Via Fresa
- Via A.Amato
- Via A. De Luca
- Via Acquasanta
- Via Marchisano
- Via Icace
- Via Carola
- Via Ferraiolo
- Via Caruto
- Via S.Brun
- Via Terre Risaie
- Via T.C.Felice
- Via F.Leonzio
- Via M.Gracco
- Via Pastore
- Via Prudenza
- Via Fangarielli (tratto tra Via dei Carrari e Via degli Uffici Finanziari)
- Via Cappello Vecchio (tratto tra Via Amato e Via Talamo)
- Località Capitolo San Matteo
- Località Torre Picentina
- Lungomare Allende (tratto compreso tra località Torre Picentina e Via degli uffici Finanziari)



Redazione SalernoNews24

Massimo Ranieri al Teatro Verdi con "Sogno e son desto"

Massimo Ranieri al Teatro Verdi con "Sogno e son desto" https://www.salernonews24.com/cultura/massimo-ranieri-al-teatro-verdi-con-sogno-e-son-desto/ “Sogno e son desto” è il titolo dello spettacolo con cui Massimo Ranieri ha aperto la stagione di prosa 2015/2016 al Teatro Verdi di Salerno. Riadattato per la televisione e trasmesso in sei serate su RaiUno, è stato presentato a Salerno lo spettacolo ideato e scritto insieme a Gualtiero Peirce. Cantante e attore, poliedrico e versatile, Ranieri ha presentato un repertorio accattivante per un Teatro Verdi gremito di spettatori, aprendo la prima serata con i suoi successi di sempre : “Vent’anni”, “Erba di casa mia”, “Se bruciasse la città”, “Perdere l’amore”. Sognare ed essere desti era il monito del nonno di Ranieri che, da bravo pescatore, esortava il nipote a lasciarsi cullare dalla dolcezza delle onde del mare, restando però vigile “perché il mare ti culla e ti tradisce”. Nasce così “Sogno e son desto”, uno spettacolo che è un invito ad essere coraggiosi nella vita, inseguendo i propri sogni perché “ chi nun tene curaggio nun se cocca ch ‘e femmene belle”. Dal teatro umoristico di Nino Taranto ai versi di Alda Merini, da Oriana Fallaci a Don Lorenzo Milani, Ranieri ha tenuto la scena proponendo successi ever green, come la famosa canzone umoristica resa celebre da Roberto Murolo, “E allora?” fino alle intense interpretazioni di “ I’ te vurria vasà”, “La voce del silenzio”, “L’immensità”, “Io vivrò senza te”. Ed eccolo poi, steso sul pianoforte a coda, omaggiare Pino Daniele con “Je so’ pazz”; appassionato, trasformarsi in un poetico uomo di mare, inginocchiato sul suo amato palcoscenico tirando a sé reti di un fantastico mare pescoso mentre intona “O’ marenariello” e chiudere la prima serata sulle note de “L’istrione” di Charles Aznavour per regalare al suo pubblico, ancora una volta, emozioni.

Direzione

sabato 29 dicembre 2018

La Chiesa di Sant'Anna al Porto a Salerno

La Chiesa di Sant'Anna al Porto a Salerno http://www.salernonews24.com/cultura-urbana/la-chiesa-di-santanna-al-porto-a-salerno/ Come ogni anno a Natale, le chiese di Salerno s’impreziosiscono, ospitando al loro interno, il proprio presepe, una tradizone rispettata da secoli che è parte integrante della cultura locale. Quest’anno, per la prima volta, anche la chiesa di Sant’Anna al Porto ha allestito, nella parte settentrionale, il suo presepe, in un luogo appartenente al vecchio monastero, da anni chiuso al pubblico, caratterizzato da un susseguirsi di archi di tufo. E’ proprio sotto questi archi che si è ricreata la magia dell’ambiente presepiale, un’opera magnifica non solo per il contesto in cui si è realizzato, ma per la sapiente interpretazione della spazialità. Esso sembra invitare l’osservatore ad entrare regalandogli quasi la sensazione di farne parte, grazie alla sapiente cura dei minimi dettagli di case, strade, vicoli, del mare in lontananza e degli antichi mestieri dei pastori, in un susseguirsi di memorie e vita del passato che rinasce grazie al presepe. L’allestimemto è stato voluto e curato alla società “Tappeto Volante” specializzata nella realizzazione di eventi artistici. La mia visita al presepe di Sant’Anna è stata occasione anche per conoscere meglio questo luogo, un pò nascosco, ma di particolare bellezza artistica e architettonica. Incerta è la data di realizzazzione della chiesa dedicata alla Santa che è assai venerata a Salerno. Dal “regesto”, così denominato all’epoca, “Chartularium Ecclesiae Salernitanae” del XVI secolo essa è indicata nell’elenco delle chiese di Salerno nel 1503 dove è attestata l’esistenza, in loco, di un involucro sacro dedicato a Santa Maria di Porto Salvo, dei Padri Carmelitani Scalzi di Santa Teresa, collocata, dunque, extra moenia, fuori le mura occidentali del Capoluogo e ubicata vicino il monastero di San Giovanni dei Cavalieri Gierosolimitani di Malta. Sulla veduta di Salerno del monaco Agostiniano Angelo Rocca della fine del XVI secolo, scorgiamo, proprio ad occidente della città, in prossimità del torrente Fusandola, la chiesa di San Giovanni evidenziata su una legenda con il numero 28. In un’altra bella veduta a volo d’uccello, quella di Scipione Galiano “Salerno assediata dai francesi” del 1653, è evidenziato il convento dei Carmelitani Scalzi (Porto Salvo) in prossimità della chiesa di San Giovanni. Per volere dell’Arcivescovo Alvarez, nel 1682, si realizzò il monastero di Santa Maria di Porto Salvo affidato ai Padri Terenziani Scalzi. In un Atto del 1700 si descrive bene lo stato della chiesa e l’interesse di restaurala ed è proprio in quell’occasione che si decise di sottoporla ad una incisiva trasformazione. Si propose la modifica del luogo sacro secondo una spazialità barocca con una particolarità : la chiesa è ad aula centrale a pianta ottagonale con 7 cappelle laterali semicircolari. In Salerno esistono solo altri due esempi di chiese a pianta centrale ovvero quella del Monte dei Morti e la chiesa di San Filippo Neri. Con R.D. del 30 Dicembre 1807, il monastero venne soppresso e in parte occupato dalla Gendarmeria Reale, mentre la chiesa risulta completamente inglobata nella struttura. Nel 1849 i Terenziani concessero la vendita del suolo sacro alla Congrega di Sant’Anna e fu proprio in questa circostanza che s’ipotizzò un ulteriore restauro della chiesa. L’ingresso è caratterizzato da un elegante portale (malridotto) con, ai lati, la presenza di lesene con capitelli dorici al di sopra dei quali si presenta un grande frontone. Alla chiesa si accede attraverso un vestibolo, e all’interno delle cappelle laterali si posizionano 5 altari, su alcuni dei quali sono collocate le statue di Santa Caterina, del Redentore e della Madonna, mentre sull’altare maggiore è posizionato il busto ligneo di Sant’Anna databile al XVIII secolo. Interessanti le lunette decorate tra il 1888 e il 1890 dall’artista Gaetano D’Agostino con le storie di Sant’Anna e della Vergine, metre negli spicchi della cupola si alternano finestroni e affreschi che raffigurano i quattro Evangelisti, sempre opera del D’Agostino. Numerose sono le vedute del complesso di Sant’Anna al porto nel XIX secolo. Di esse voglio ricordarne alcune. Nel 1818 un viaggiatore di nome K.Craven rappresenta il complesso religioso, ancora in quel periodo completamente libero davanti via S. Lista che pone in ombra visiva la chiesa, verrà realizzata solo qualche decennio dopo. Sono in primo piano dei pioppi, sul retro il mare, il Monte San Liberatore in lontananza e sulla sinistra, ben dettagliata, la chiesa. Nella toponomastica, in prossimità dell’ex Caserma della Legione dei Crabinieri, è presente uno slargo dal nome Largo dei Pioppi propio in memoria di quegl’alberi posizionati vicino al mare. In una litografia francese del 1822 di Jean Baptiste Isabey, si descrive l’area con il suo piccolo molo, dei barconi e la chiesa sulla destra, in prossimità di essa si scorge la famosa fontana di “ Don Tullio”. Nello stesso anno una ulteriore rappresentazione dell’area di Jean-Jacques Champin, sempre una litografia dove si rappresenta l’arenile con le barche e in lontananza la chiesa di Sant’Anna e la fontana. Di particolare interesse è una foto risalente al 1852 circa di Firmin Eugène le Dien, attualmente al Getty Museum in California, e gentilmente concessami dalla dott.ssa Anna De Falco, pubblicatra per il gruppo facebook “Salerno ieri e oggi”. La foto è scattata da Via Roma ed evidenzia, quasi in primo piano, tutto il complesso di Sant’Anna al Porto, mentre, sulla sinistra, si vedono delle barche e la fontana di “Don Tullio” ancora rivolta verso nord.

La Chiesa di Sant'Anna al Porto a Salerno

La Chiesa di Sant'Anna al Porto a Salerno http://www.salernonews24.com/cultura-urbana/la-chiesa-di-santanna-al-porto-a-salerno/ Come ogni anno a Natale, le chiese di Salerno s’impreziosiscono, ospitando al loro interno, il proprio presepe, una tradizone rispettata da secoli che è parte integrante della cultura locale. Quest’anno, per la prima volta, anche la chiesa di Sant’Anna al Porto ha allestito nella parte settentrionale, il suo presepe, in un luogo appartenente al vecchio monastero, da anni chiuso al pubblico, caratterizzato da un susseguirsi di archi di tufo. E’ proprio sotto questi archi che si è ricreata la magia dell’ambiente presepiale, un’opera magnifica non solo per il contesto in cui si è realizzato, ma per la sapiente interpretazione della spazialità. Esso sembra invitare l’osservatore ad entrare regalandogli quasi la sensazione di farne parte, grazie alla sapiente cura dei minimi dettagli di case, strade, vicoli, del mare in lontananza e degli antichi mestieri dei pastori, in un susseguirsi di memorie e vita del passato che rinasce grazie al presepe. L’allestimemto è stato voluto e curato alla società “Tappeto Volante” specializzata nella realizzazione di eventi artistici. La mia visita al presepe di Sant’Anna è stata occasione anche per conoscere meglio questo luogo, un pò nascosco, ma di particolare bellezza artistica e architettonica. Incerta è la data di realizzazzione della chiesa dedicata alla Santa che è assai venerata a Salerno. Dal “regesto”, così denominato all’epoca, “Chartularium Ecclesiae Salernitanae” del XVI secolo essa è indicata nell’elenco delle chiese di Salerno nel 1503 dove è attestata l’esistenza, in loco, di un involucro sacro dedicato a Santa Maria di Porto Salvo, dei Padri Carmelitani Scalzi di Santa Teresa, collocata, dunque, extra moenia, fuori le mura occidentali del Capoluogo e ubicata vicino il monastero di San Giovanni dei Cavalieri Gierosolimitani di Malta. Sulla veduta di Salerno del monaco Agostiniano Angelo Rocca della fine del XVI secolo, scorgiamo, proprio ad occidente della città, in prossimità del torrente Fusandola, la chiesa di San Giovanni evidenziata su una legenda con il numero 28. In un’altra bella veduta a volo d’uccello, quella di Scipione Galiano “Salerno assediata dai francesi” del 1653, è evidenziato il convento dei Carmelitani Scalzi (Porto Salvo) in prossimità della chiesa di San Giovanni. Per volere dell’Arcivescovo Alvarez, nel 1682, si realizzò il monastero di Santa Maria di Porto Salvo affidato ai Padri Terenziani Scalzi. In un Atto del 1700 si descrive bene lo stato della chiesa e l’interesse di restaurala ed è proprio in quell’occasione che si decise di sottoporla ad una incisiva trasformazione. Si propose la modifica del luogo sacro secondo una spazialità barocca con una particolarità : la chiesa è ad aula centrale a pianta ottagonale con 7 cappelle laterali semicircolari. In Salerno esistono solo altri due esempi di chiese a pianta centrale ovvero quella del Monte dei Morti e la chiesa di San Filippo Neri. Con R.D. del 30 Dicembre 1807, il monastero venne soppresso e in parte occupato dalla Gendarmeria Reale, mentre la chiesa risulta completamente inglobata nella struttura. Nel 1849 i Terenziani concessero la vendita del suolo sacro alla Congrega di Sant’Anna e fu proprio in questa circostanza che s’ipotizzò un ulteriore restauro della chiesa. L’ingresso è caratterizzato da un elegante portale (malridotto) con, ai lati, la presenza di lesene con capitelli dorici al di sopra dei quali si presenta un grande frontone. Alla chiesa si accede attraverso un vestibolo, e all’interno delle cappelle laterali si posizionano 5 altari, su alcuni dei quali sono collocate le statue di Santa Caterina, del Redentore e della Madonna, mentre sull’altare maggiore è posizionato il busto ligneo di Sant’Anna databile al XVIII secolo. Interessanti le lunette decorate tra il 1888 e il 1890 dall’artista Gaetano D’Agostino con le storie di Sant’Anna e della Vergine, metre negli spicchi della cupola si alternano finestroni e affreschi che raffigurano i quattro Evangelisti, sempre opera del D’Agostino. Numerose sono le vedute del complesso di Sant’Anna al porto nel XIX secolo. Di esse voglio ricordarne alcune. Nel 1818 un viaggiatore di nome K.Craven rappresenta il complesso religioso, ancora in quel periodo completamente libero davanti via S. Lista che pone in ombra visiva la chiesa, verrà realizzata solo qualche decennio dopo. Sono in primo piano dei pioppi, sul retro il mare, il Monte San Liberatore in lontananza e sulla sinistra, ben dettagliata, la chiesa. Nella toponomastica, in prossimità dell’ex Caserma della Legione dei Crabinieri, è presente uno slargo dal nome Largo dei Pioppi propio in memoria di quegl’alberi posizionati vicino al mare. In una litografia francese del 1822 di Jean Baptiste Isabey, si descrive l’area con il suo piccolo molo, dei barconi e la chiesa sulla destra, in prossimità di essa si scorge la famosa fontana di “ Don Tullio”. Nello stesso anno una ulteriore rappresentazione dell’area di Jean-Jacques Champin, sempre una litografia dove si rappresenta l’arenile con le barche e in lontananza la chiesa di Sant’Anna e la fontana. Di particolare interesse è una foto risalente al 1852 circa di Firmin Eugène le Dien, attualmente al Getty Museum in California, e gentilmente concessami dalla dott.ssa Anna De Falco, pubblicatra per il gruppo facebook “Salerno ieri e oggi”. La foto è scattata da Via Roma ed evidenzia, quasi in primo piano, tutto il complesso di Sant’Anna al Porto, mentre, sulla sinistra, si vedono delle barche e la fontana di “Don Tullio” ancora rivolta verso nord.

La Chiesa di Sant'Anna al Porto a Salerno

La Chiesa di Sant'Anna al Porto a Salerno http://www.salernonews24.com/cultura-urbana/la-chiesa-di-santanna-al-porto-a-salerno/ Come ogni anno a Natale, le chiese di Salerno s’impreziosiscono, ospitando al loro interno, il proprio presepe, una tradizone rispettata da secoli che è parte integrante della cultura locale. Quest’anno, per la prima volta, anche la chiesa di Sant’Anna al Porto ha allestito nella parte settentrionale, il suo presepe, in un luogo appartenente al vecchio monastero, da anni chiuso al pubblico, caratterizzato da un susseguirsi di archi di tufo. E’ proprio sotto questi archi che si è ricreata la magia dell’ambiente presepiale, un’opera magnifica non solo per il contesto in cui si è realizzato, ma per la sapiente interpretazione della spazialità. Esso sembra invitare l’osservatore ad entrare regalandogli quasi la sensazione di farne parte, grazie alla sapiente cura dei minimi dettagli di case, strade, vicoli, del mare in lontananza e degli antichi mestieri dei pastori, in un susseguirsi di memorie e vita del passato che rinasce grazie al presepe. L’allestimemto è stato voluto e curato alla società “Tappeto Volante” specializzata nella realizzazione di eventi artistici. La mia visita al presepe di Sant’Anna è stata occasione anche per conoscere meglio questo luogo, un pò nascosco, ma di particolare bellezza artistica e architettonica. Incerta è la data di realizzazzione della chiesa dedicata alla Santa che è assai venerata a Salerno. Dal “regesto”, così denominato all’epoca, “Chartularium Ecclesiae Salernitanae” del XVI secolo essa è indicata nell’elenco delle chiese di Salerno nel 1503 dove è attestata l’esistenza, in loco, di un involucro sacro dedicato a Santa Maria di Porto Salvo, dei Padri Carmelitani Scalzi di Santa Teresa, collocata, dunque, extra moenia, fuori le mura occidentali del Capoluogo e ubicata vicino il monastero di San Giovanni dei Cavalieri Gierosolimitani di Malta. Sulla veduta di Salerno del monaco Agostiniano Angelo Rocca della fine del XVI secolo, scorgiamo, proprio ad occidente della città, in prossimità del torrente Fusandola, la chiesa di San Giovanni evidenziata su una legenda con il numero 28. In un’altra bella veduta a volo d’uccello, quella di Scipione Galiano “Salerno assediata dai francesi” del 1653, è evidenziato il convento dei Carmelitani Scalzi (Porto Salvo) in prossimità della chiesa di San Giovanni. Per volere dell’Arcivescovo Alvarez, nel 1682, si realizzò il monastero di Santa Maria di Porto Salvo affidato ai Padri Terenziani Scalzi. In un Atto del 1700 si descrive bene lo stato della chiesa e l’interesse di restaurala ed è proprio in quell’occasione che si decise di sottoporla ad una incisiva trasformazione. Si propose la modifica del luogo sacro secondo una spazialità barocca con una particolarità : la chiesa è ad aula centrale a pianta ottagonale con 7 cappelle laterali semicircolari. In Salerno esistono solo altri due esempi di chiese a pianta centrale ovvero quella del Monte dei Morti e la chiesa di San Filippo Neri. Con R.D. del 30 Dicembre 1807, il monastero venne soppresso e in parte occupato dalla Gendarmeria Reale, mentre la chiesa risulta completamente inglobata nella struttura. Nel 1849 i Terenziani concessero la vendita del suolo sacro alla Congrega di Sant’Anna e fu proprio in questa circostanza che s’ipotizzò un ulteriore restauro della chiesa. L’ingresso è caratterizzato da un elegante portale (malridotto) con, ai lati, la presenza di lesene con capitelli dorici al di sopra dei quali si presenta un grande frontone. Alla chiesa si accede attraverso un vestibolo, e all’interno delle cappelle laterali si posizionano 5 altari, su alcuni dei quali sono collocate le statue di Santa Caterina, del Redentore e della Madonna, mentre sull’altare maggiore è posizionato il busto ligneo di Sant’Anna databile al XVIII secolo. Interessanti le lunette decorate tra il 1888 e il 1890 dall’artista Gaetano D’Agostino con le storie di Sant’Anna e della Vergine, metre negli spicchi della cupola si alternano finestroni e affreschi che raffigurano i quattro Evangelisti, sempre opera del D’Agostino. Numerose sono le vedute del complesso di Sant’Anna al porto nel XIX secolo. Di esse voglio ricordarne alcune. Nel 1818 un viaggiatore di nome K.Craven rappresenta il complesso religioso, ancora in quel periodo completamente libero davanti via S. Lista che pone in ombra visiva la chiesa, verrà realizzata solo qualche decennio dopo. Sono in primo piano dei pioppi, sul retro il mare, il Monte San Liberatore in lontananza e sulla sinistra, ben dettagliata, la chiesa. Nella toponomastica, in prossimità dell’ex Caserma della Legione dei Crabinieri, è presente uno slargo dal nome Largo dei Pioppi propio in memoria di quegl’alberi posizionati vicino al mare. In una litografia francese del 1822 di Jean Baptiste Isabey, si descrive l’area con il suo piccolo molo, dei barconi e la chiesa sulla destra, in prossimità di essa si scorge la famosa fontana di “ Don Tullio”. Nello stesso anno una ulteriore rappresentazione dell’area di Jean-Jacques Champin, sempre una litografia dove si rappresenta l’arenile con le barche e in lontananza la chiesa di Sant’Anna e la fontana. Di particolare interesse è una foto risalente al 1852 circa di Firmin Eugène le Dien, attualmente al Getty Museum in California, e gentilmente concessami dalla dott.ssa Anna De Falco, pubblicatra per il gruppo facebook “Salerno ieri e oggi”. La foto è scattata da Via Roma ed evidenzia, quasi in primo piano, tutto il complesso di Sant’Anna al Porto, mentre, sulla sinistra, si vedono delle barche e la fontana di “Don Tullio” ancora rivolta verso nord.

La Chiesa di Sant'Anna al Porto a Salerno

La Chiesa di Sant'Anna al Porto a Salerno http://www.salernonews24.com/cultura-urbana/la-chiesa-di-santanna-al-porto-a-salerno/ Come ogni anno a Natale, le chiese di Salerno s’impreziosiscono, ospitando al loro interno, il proprio presepe, una tradizone rispettata da secoli che è parte integrante della cultura locale. Quest’anno, per la prima volta, anche la chiesa di Sant’Anna al Porto ha allestito nella parte settentrionale, il suo presepe, in un luogo appartenente al vecchio monastero, da anni chiuso al pubblico, caratterizzato da un susseguirsi di archi di tufo. E’ proprio sotto questi archi che si è ricreata la magia dell’ambiente presepiale, un’opera magnifica non solo per il contesto in cui si è realizzato, ma per la sapiente interpretazione della spazialità. Esso sembra invitare l’osservatore ad entrare regalandogli quasi la sensazione di farne parte, grazie alla sapiente cura dei minimi dettagli di case, strade, vicoli, del mare in lontananza e degli antichi mestieri dei pastori, in un susseguirsi di memorie e vita del passato che rinasce grazie al presepe. L’allestimemto è stato voluto e curato alla società “Tappeto Volante” specializzata nella realizzazione di eventi artistici. La mia visita al presepe di Sant’Anna è stata occasione anche per conoscere meglio questo luogo, un pò nascosco, ma di particolare bellezza artistica e architettonica. Incerta è la data di realizzazzione della chiesa dedicata alla Santa che è assai venerata a Salerno. Dal “regesto”, così denominato all’epoca, “Chartularium Ecclesiae Salernitanae” del XVI secolo essa è indicata nell’elenco delle chiese di Salerno nel 1503 dove è attestata l’esistenza, in loco, di un involucro sacro dedicato a Santa Maria di Porto Salvo, dei Padri Carmelitani Scalzi di Santa Teresa, collocata, dunque, extra moenia, fuori le mura occidentali del Capoluogo e ubicata vicino il monastero di San Giovanni dei Cavalieri Gierosolimitani di Malta. Sulla veduta di Salerno del monaco Agostiniano Angelo Rocca della fine del XVI secolo, scorgiamo, proprio ad occidente della città, in prossimità del torrente Fusandola, la chiesa di San Giovanni evidenziata su una legenda con il numero 28. In un’altra bella veduta a volo d’uccello, quella di Scipione Galiano “Salerno assediata dai francesi” del 1653, è evidenziato il convento dei Carmelitani Scalzi (Porto Salvo) in prossimità della chiesa di San Giovanni. Per volere dell’Arcivescovo Alvarez, nel 1682, si realizzò il monastero di Santa Maria di Porto Salvo affidato ai Padri Terenziani Scalzi. In un Atto del 1700 si descrive bene lo stato della chiesa e l’interesse di restaurala ed è proprio in quell’occasione che si decise di sottoporla ad una incisiva trasformazione. Si propose la modifica del luogo sacro secondo una spazialità barocca con una particolarità : la chiesa è ad aula centrale a pianta ottagonale con 7 cappelle laterali semicircolari. In Salerno esistono solo altri due esempi di chiese a pianta centrale ovvero quella del Monte dei Morti e la chiesa di San Filippo Neri. Con R.D. del 30 Dicembre 1807, il monastero venne soppresso e in parte occupato dalla Gendarmeria Reale, mentre la chiesa risulta completamente inglobata nella struttura. Nel 1849 i Terenziani concessero la vendita del suolo sacro alla Congrega di Sant’Anna e fu proprio in questa circostanza che s’ipotizzò un ulteriore restauro della chiesa. L’ingresso è caratterizzato da un elegante portale (malridotto) con, ai lati, la presenza di lesene con capitelli dorici al di sopra dei quali si presenta un grande frontone. Alla chiesa si accede attraverso un vestibolo, e all’interno delle cappelle laterali si posizionano 5 altari, su alcuni dei quali sono collocate le statue di Santa Caterina, del Redentore e della Madonna, mentre sull’altare maggiore è posizionato il busto ligneo di Sant’Anna databile al XVIII secolo. Interessanti le lunette decorate tra il 1888 e il 1890 dall’artista Gaetano D’Agostino con le storie di Sant’Anna e della Vergine, metre negli spicchi della cupola si alternano finestroni e affreschi che raffigurano i quattro Evangelisti, sempre opera del D’Agostino. Numerose sono le vedute del complesso di Sant’Anna al porto nel XIX secolo. Di esse voglio ricordarne alcune. Nel 1818 un viaggiatore di nome K.Craven rappresenta il complesso religioso, ancora in quel periodo completamente libero davanti via S. Lista che pone in ombra visiva la chiesa, verrà realizzata solo qualche decennio dopo. Sono in primo piano dei pioppi, sul retro il mare, il Monte San Liberatore in lontananza e sulla sinistra, ben dettagliata, la chiesa. Nella toponomastica, in prossimità dell’ex Caserma della Legione dei Crabinieri, è presente uno slargo dal nome Largo dei Pioppi propio in memoria di quegl’alberi posizionati vicino al mare. In una litografia francese del 1822 di Jean Baptiste Isabey, si descrive l’area con il suo piccolo molo, dei barconi e la chiesa sulla destra, in prossimità di essa si scorge la famosa fontana di “ Don Tullio”. Nello stesso anno una ulteriore rappresentazione dell’area di Jean-Jacques Champin, sempre una litografia dove si rappresenta l’arenile con le barche e in lontananza la chiesa di Sant’Anna e la fontana. Di particolare interesse è una foto risalente al 1852 circa di Firmin Eugène le Dien, attualmente al Getty Museum in California, e gentilmente concessami dalla dott.ssa Anna De Falco, pubblicatra per il gruppo facebook “Salerno ieri e oggi”. La foto è scattata da Via Roma ed evidenzia, quasi in primo piano, tutto il complesso di Sant’Anna al Porto, mentre, sulla sinistra, si vedono delle barche e la fontana di “Don Tullio” ancora rivolta verso nord.